Per la decimo anno consecutivo tra l’11 e il 13 settembre 2015 il Parco degli Acquedotti diventerà un enorme tendopoli per le migliaia di ciclisti che partecipano alla 24 Mbt Roma, la corsa in muntain bike di resistenza, il cui circuito attraversa i venerandi fornici degli antichi acquedotti romani. I corridori, singolarmente o in squadre di 2, 4, 8 e 12 componenti, inforcheranno le loro bici alle ore 12 del 12 settembre e pedaleranno fino allo scadere delle ore 12 dell’indomani, percorrendo più volte che possono un circuito a livello variabile di circa sette chilometri e mezzo, interrottamente, notte compresa, senza illuminazione artificiale. Le iscrizioni scadono il 31 agosto 2015 http://www.24hmtbroma.it/index.php/it/.
Per questa comunità di volenterosi, forti di gioiosa partecipazione all’ideale, un intera operosa città sorgerà ai margini del circuito, fatta di tende di ogni misura, abitazioni e riparo di servizi indispensabili: ospedale da campo, officine, bagni e docce, lavaggio per le bici, cucine da campo, uffici degli organizzatori, centri raccolta e magazzini, aree per le squadre. Durante i tre giorni, oltre alla gara principale, manifestazioni e corse collaterali, spettacoli, musica, grigliate e un area per gli sponsor. Tutto sarà sotto controllo. Le iscrizioni, la corsa, il rispetto del regolamento, i tempi, i partecipanti, il pubblico, la logistica, le bici. Il presidio dei confini, di giorno ma pure di notte, l’approvvigionamento idrico ed elettrico, lo smaltimento dei rifiuti, le derrate alimentari, le attrezzature e i pezzi di ricambio e con essi gli automezzi che hanno il permesso di entrare ed uscire dal campo.
Garze sterili, siringhe, cerotti, disinfettanti, medicinali, forse un defibrillatore e l’ambulanza per i casi più gravi. Ognuno al suo posto i custodi di mestieri e saperi: medici, infermieri, meccanici, elettricisti, autisti ecc. Sopra e sotto al tutto una schiera di capi, responsabili, faccendieri, luogotenenti sul campo, addetti alle comunicazioni, segretari, sorveglianti, attendenti e ciechi esecutori.
Dappertutto profusa un’esperienza di guerra e battaglie più antica degli stessi acquedotti.
Lascia un commento