Ideato dall’AIOMI, Associazione Italiana Opere Multimediali Interattive, e con il sostegno di Roma Capitale, università di Tor Vergata, e Zètema, la municipalizzata della cultura a Roma, s’inaugura il 19 ottobre Vigamus, il primo museo del videogioco in Italia. Non lasciamoci ingannare dalla parola museo, se intendiamo con essa solamente la conservazione e l’esposizione al pubblico di opere dell’ingegno che ricostruiscano il passato. Accanto alle sezioni che espongono i reperti, videogame e console delle origini ve ne sono altre che scandagliano il presente, Microsoft Nintendo o Sony che siano. C’è da tener conto inoltre che in Italia l’industria legata al ricco mercato dei games è asfittica, poco creativa e assolutamente incapace di competere a livello internazionale; il solito malcelato conservatorismo culturale del nostro paese e la subordinazione in cui fino ad ora è stato tenuto il talento tecnico scientifico hanno fatto apparire questo settore, come altri, una strada secondaria della cultura e dell’economia.
Un iniziativa come questa, con la scusa del museo, serve più a stimolare la curiosità creativa dei giovani, con seminari conferenze e corsi di formazione ( già il 20 e il 21 l’Italian videogames & digitals contents): un investimento insomma sul futuro più che sul passato. Informazioni su http://www.vigamus.com/.
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