Pare non sia semplice entrare al Colosseo, uno dei monumenti più visitati al mondo (Il Post). Per il biglietto alla cassa la fila porta via un ora e mezza, due ore; sul sito ufficiale di vendita online di Coopculture, anche un mese prima della data di interesse, quando vengono aperte le relative fasce orarie per la vendita, i biglietti vanno esauriti in pochi secondi. Ultima spiaggia comprare dai siti di vendita secondaria, che, pare, riescono ad assicurarsi grandi quantità biglietti online utilizzando i bot, software super veloci nelle operazioni di acquisto; ovvero cedere alle avances degli “acchiappini” dei tour operator che presidiano i dintorni del monumento e che propongono di saltare la fila aggregandosi a qualche gruppo di visita, in qualsiasi lingua; oppure prendere il tagliando dai bagarini. In tutti questi casi però il prezzo da pagare per accedere al monumento può diventare doppio, triplo, enne volte superiore a quello di partenza.
Stessa sorte rischia di subire il Pantheon, il monumento più visitato in Italia, a pagamento da luglio 2023 (New York Times). Il biglietto si può comprare sul sito del Ministero della Cultura con obbligo di registrazione, oppure facendo la classica lunga fila in loco. Sul sito ufficiale del Pantheon sono acquistabili solo delle visite guidate non comprensive del tagliando d’ingresso, e questo pare abbia generato già confusione tra i turisti. Insomma, anche per il Pantheon le premesse della nascita di un mercato secondario ci sono tutte. D’altra parte quando decine di migliaia di persone vogliono infilarsi tutte insieme ogni giorno dentro gli stessi relativamente pochi metri quadrati, la pur minima defaillance nella programmazione tende ad amplificarsi.
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