Camminare su un nastro trasportatore che accelera nel verso opposto. Per arrivare a destinazione, mantenendo costante la propria velocità, viene naturale allungare il passo. Questo succede alle onde elettromagnetiche, comprese quelle visibili ai nostri occhi, emesse dagli oggetti più lontani da noi a cui possiamo guardare, distanti nell’ordine di miliardi di anni luce. Quasar e Radiosorgenti, le cose più lontane e più luminose del cielo ci inviano, all’unica velocità concessa, i loro segnali. Noi li leggiamo come spettri di onde variamente lunghe, tra un minimo e un massimo; spettri continui eccetto per qualche lacuna dovuta all’assorbimento, intervalli scuri da imputare alle atmosfera di materia e polveri che le circondano e che impediscono solo ad alcune tra le frequenze possibili di arrivare. Barre incolori presenti in qualsiasi sorgente luminosa del cielo, ma che nel caso di oggetti lontanissimi risultano spostate verso le lunghezze d’onda più lunghe rispetto a quanto lo siano negli spettri di oggetti che sappiamo simili a quelli, ma più vicini. Redshift lo chiamano gli astronomi, spostamento verso la componente rossa della luce visibile, la gamma dove di trovano le onde di maggiore lunghezza e di minore frequenza.
Il paragone col tapis roulant è più plausibile di quanto si possa pensare; Quegli astri in realtà non si stanno allontanando da noi a velocità sempre maggiori quanto più sono distanti: incredibile da immaginare, ma è lo spazio che ci separa che si gonfia, si allunga, si stiracchia senza posa, come il tapis roulant dispettoso e contrario altro non fa che aumentare a dismisura lo spazio che ci separa dalla meta.
Il 28 di luglio 2013, tra le 21:00 e le 23:00, presso il Planetario e in collegamento diretto con il Bellatrix Observatory Telescopio Virtuale di Gianluca Masi si potranno osservare in diretta Quasar e galassie lontanissime valutandone dal vivo lo spostamento verso il rosso.
Durante la serata, ospite il fisico Paolo de Bernardis, si parlerà delle importanti scoperte sulla radiazione cosmica di fondo, il rumore fossile del Big Bang, fatte sulla base delle scansioni del satellite europeo Planck. Per prenotare http://www.planetarioroma.it/mostre_ed_eventi/eventi/cosmolab_svelare_il_cosmo_tra_quasar_e_radiazione_di_fondo
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