Il 28 febbraio scadono presso l’Università la Sapienza di Roma i termini per iscriversi a RED, Research Enhancement & Development, in altre parole un master rivolto a 20 neolaureati di qualunque area che insegna a produrre brevetti, idee imprenditoriali e nuove imprese da risultati di ricerca accademica che molte volte non vedrebbero applicazione concreta. Se la parola magica per l’economia e per la competizione è innovazione, intesa anche come possibilità di guadagno, questa iniziativa, rivolta non solo al campo biomedico e scientifico, ma anche umanistico, può esserne un buon esempio. Start up ma anche collaborazione con aziende già esistenti. L’anno scorso, per dare un idea, tra i 19 corsisti, un gruppo di provenienza informatica ha implementato un sistema per semplificare la domotica, il controllo informatico e telematico della propria abitazione, e renderlo fruibile ad un pubblico più esteso; poi un un progetto imprenditoriale basato su un algoritmo (Google docet) in grado di identificare markers di sensibilità ai farmaci dei malati di tumore; e ancora la possibilità di rendere commerciabile un sistema di rappresentazione in 3D a partire da normali fotografie, inizialmente concepito per monitorare il territorio e prevenire disastri geologici. Infine una start up, pare ancora senza concorrenti, che dal sito dell’Università lancia una piattaforma multimediale e collaborativa per la creazione, nel rispetto dei diritti d’autore, dei cosiddetti enhanced books, praticamente i libri del futuro, fatti di testo, ma con incorporati video, musica, grafici, animazioni nei punti e nei modi scelti da comunità di autori; pensiamo ai libri scolastici. Insomma ogni esercizio intellettuale, anche il più astratto, contiene una parte profittevole. http://www.youtube.com/watch?v=pQ0IpNG6Q1U&feature=youtu.be
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