Fino al 15 di febbraio per fare esperienza degli studi sulla luce del duo francese Berger&Berger, per la prima volta in Italia, al Pastificio Cerere, con le installazioni de La Densità dello Spettro. lo spazio spoglio, conservato e fedela alla sua vecchia funzione di stoccaggio del grano, si presta alle contorte elucubrazione sul colore, e per contro ai minimali effetti visivi dei due artisti. Entità, il colore, sui cui si propone un discorso ben radicato nella storia scientifica, tecnica e artistica – da Goethe e Newton, fino ad Johannes Itten – e che invita a riflettere su come la sua origine materiale, studiata, manipolata, e organizzata in un spazio architettonico altrettanto manipolabile, possa sortire una sensazione estetica predeterminata in chi vi si immerge.
Filtri cromatici alla finestra colorano la parete, mutano al variare della luce del giorno o del lampione nel cortile. L’attraverso, e sul medesimo muro appaiono chiazze di bianco, il mio bianco.
Un grosso parallelepipedo bianco in mezzo alla sala intralcia il mio cammino, mi costringe ad una sottile pressione sugli altri visitatori, e questi su di me; il fastidio, l’imbarazzo, un vincolo bianco a vivere nello spazio.
Le pareti del silos, senso di pieno per eccellenza, sono coperte da una vernice bianca con microgranuli di vetro, e mi restituisce il bianco luminoso di questo luogo, senza riflettermi.
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