Claudio Baglioni annuncia dalle sue pagine Facebook che il previsto concertone del 23 ottobre a Centocelle del suo Convoi Tour, insieme ad altre date del 2013, per sopraggiunta laringofaringite non si può fare. Smettete di cercare posto qui intorno e recuperate i soldi del biglietto. Comunque, Baglioni o non Baglioni, quello della musica pop, con i suoi movimenti in massa di persone, non sembra essere un modo plausibile per tirare fuori dal progressivo degrado il Parco Archeologico di Centocelle. La grande area verde, importantissima come polmone di 120 ettari per i quartieri popolatissimi che intorno ne hanno bisogno, per il turismo che porterebbero le emergenze archeologiche e le piste aeroportuali storiche per l’aviazione italiana e internazionale, se recuperate e rese fruibili. Il posto in cui l’aristocrazia repubblicana e imperiale ha costruito ville suburbane e insediamenti militari, popolato per secoli anche dopo l’Impero, e dove Wilbur Wright nel 1909 venne a dare le prime dimostrazioni di volo in Italia, sancendo la nascita del primo aeroporto e dell’aviazione italiana, aspetta da decenni la riqualificazione.
Un’attesa che quest’anno sembra concludersi con la messa a bando di 2,5 milioni di euro da parte dell’amministrazione comunale, che dovrebbe dare compimento al secondo stralcio per gli interventi nell’ormai vecchio comprensorio direzionale di Centocelle Quadraro. Intanto, anche dopo il trasferimento del Campo Rom, ancora immondizia e discariche qua e là, autodemolitori tutti presenti, e testimonianze archeologiche sempre meno visibili.
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