Cancelli Aperti è l’iniziativa del Parco dell’Appia Antica per cercare di comunicare, tra l’altro, il disagio per i molti monumenti che, percorrendo la strada, si trovano dietro una lunga fila di cancelli chiusi. La storia conservativa della antica strada e della ricchezza archeologica che la circonda è fatta di un continuo conflitto tra proprietà privata, demanio ed abusivismo, che solo con la costituzione dell’Ente parco ha trovato un qualche debole argine. Con l’iniziativa si intende dar modo, a chi lo volesse, di visitare luoghi solitamente chiusi e godere di prospettive inedite sui monumenti. Si comincia il 15 con villa Massenzia, residenza imperiale dell’avversario di Costantino, in un’area di proprietà dell’Unione delle Camere di Commercio. Poi ancora per le sei domeniche successive, inediti quali la residenza sull’Appia del Duca di Warwick e Il sepolcro degli Equinozi sulla Via Appia Antica.
Ma anche veri gioielli che riaprono dopo un lungo restauro come il Sepolcro degli Scipioni, un dei monumenti meglio conservati di età repubblicana, e il Mausoleo di Romolo, ancora nel complesso archeologico di Massenzio. E poi la vastissima area della villa dei Sette Bassi, insieme alla villa dei Quintili la più ampia nei dintorni di Roma, riferibile ad un alto funzionario di epoca severiana. Costeggiandola su via di Capannelle, al di là di un debole reticolato di recinzione, francamente ci sfuggono gli impedimenti che ormai da tanti anni la rendono inaccessibile.
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