“Jazz Feeds the Planet”, il jazz nutre il pianeta, il filo rosso dell’alimentazione aggancia anche la musica al carro di Expo, il tema del millennio che ha di fatto riscoperto il cibo e sta cercando di dirci in tutti i modi di quanto esso sia importante per ogni individuo e per la popolazione della Terra, del suo valore culturale e del suo ruolo negli equilibri geopolitici, come pure negli scambi commerciali e culturali tra le civiltà, di quanto sia essenziale per la pace tra i popoli. Quasi prima nessuno se ne fosse accorto. Almeno altrettanto universale il jazz, in poco più di un secolo da musica etnica e popolare è diventata prima colta ed infine, girando il mondo, ecumenica, vivacissimo enzima in grado di rivitalizzare le diverse tradizioni musicali locali mescolandosi ad esse con la sua filosofia schiettamente empirica e dialogante.
Festival del Jazz dai sapori variegati, a partire dalla via asiatica al pianoforte con la migliore pianista giapponese in circolazione Chihiro Yamanaka (21 novembre) in trio e la coreana diplomata al Conservatorio di Santa Cecilia Sun Hee You (22 novembre), di impostazione classica ma promotrice di Nikolai Kapustin, compositore ucraino classico influenzato dal jazz e semisconosciuto in Italia, e di Alfredo Casella. C’è Il jazz italiano conosciuto e apprezzato nel mondo con il duo costituito dal trombettista Fabrizio Bosso e dal fisarmonicista Luciano Biondini (26 novembre). Con i loro gruppi arrivano il cantante Gregory Porter in quintetto (14 novembre), il bassista funky jazz Ameen Saleem (15 novembre), il pianista cubano Alfredo Rodriguez in trio (17 novembre), il contrabbassista cantante Avishai Cohen (19 novembre 2015). Questi solo alcuni dei protagonisti che troverete tutti all’indirizzo http://www.auditorium.com/eventi/festival/5942082/1447455600.
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