Il Leone d’oro di Venezia per la prima volta dato ad un documentario dimostra quanto cinema di finzione e documento, da sempre separati, stiano convergendo in una forma di poetica commistione in cui la vita vissuta, o presunta tale, in virtù degli strumenti tradizionali come il montaggio e la manipolazione dell’immagine, riesce ad autosceneggiarsi al punto da far sembrare debole qualunque narrazione verosimilmente costruita. Il Biografilm Festival (sottotitolo Look Forward, guardare avanti), dopo Bologna all’Ambra Garbatella dal 26 al 30 settembre 2013, è un ottimo campionario di prove in questo senso riuscite, e sarà introdotto in conference videocall proprio dal Gianfranco Rosi trionfatore con Sacro Graal, immaginifico film viaggio tra i personaggi nascosti nelle pieghe del Grande Raccordo Anulare di Roma.
Racconti di vita e di persone in molti casi dal tema spiazzante. Si va da documentari su Femen e Pussy Riot, alle storie di promesse del calcio non mantenute (Zero a Zero). Le critiche feroci al consumismo (Propaganda) e la manipolazione della civiltà delle immagini in un mondo apparentemente senza ideologia ( The Pervert’s Guide to Ideology). E ancora Il festival di Sanremo in Russia, uno dei pochi programmi della televisione occidentale non censurati dal regime comunista (Italiani Veri), fino a Rivoluzione Digitale Side By Side, in cui i grandi registi americani dicono la loro sul passaggio al digitale nel cinema.
Tutto il programma su http://www.teatroambra.it/eventi/biografilm.pdf
Lascia un commento