L’Associazione Culturale Metamorfosi raccoglie a Palazzo San Macuto, fino al 1 marzo 2014, i testi di poco successivi alla morte di San Francesco di Assisi, sui quali si sono innnestate l’intera tradizione culturale e letteraria della sua vicenda e le fondamenta religiose del suo culto. Si potrà ammirare da vicino la Legenda maior – biografia del Santo in copia manoscitta del XIV secolo conservata alla Biblioteca Nazionale di Roma – scritta da Bonaventura da Bagnoregio e approvata dall’Ordine nel 1263, debitrice di quella più antica di Tommaso da Celano, presente in mostra con alcuni frammenti. Poi Il Memoriale in desiderio animae del 1247 e I Fioretti, la celeberrima raccolta agiografica in volgare. Pezzo forte il duecentesco Manoscritto 338 dalla Biblioteca del Sacro Convento di Assisi, codice contenente tra le altre le più antiche versioni degli scritti di San Francesco; da alcuni dei capitoli della Regula Fratorum Minorum – l’insieme di norme fondante l’ordine francescano approvate da Onorio III nel 1223 – alle Laudes Creaturarum, Il Cantico delle Creature, considerato il primo testo in volgare della letteratura italiana, una sintesi musicale e conscientemente poetica di tutta la innovazione umana e spirituale contenuto nel messaggio francescano. Francesco. Tracce, parole, immagini.
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