Ci dispiace molto, ma Canapa Mundi, la più grande manifestazione in italia dedicata alla canapa e alle sue mille vite, per la sua VI edizione trasloca dalla nostra Roma-sud verso gli spazi faraonici della Fiera di Roma. Il Palacavicchi, struttura fieristica tra Roma e Ciampino, date le 30.000 presenze degli anni passati, probabilmente non bastava più ad un settore che, pure in mezzo alle incertezze legislative critiche per chi ha deciso di investire, risulta in continua espansione.
Tra agricoltura, nuove tecnologie, artigianato, medicina, edilizia sostenibile, e cibo, gli usi plurali della canapa sono al centro dell’evento nei tre giorni dal 21 al 23 febbraio 2020, sugli 11.000 metri quadri a disposizione, attraverso innanzitutto gli oltre 250 espositori, ma anche con un ricco contorno di workshop, eventi, interventi e con la Conferenza Annuale sulla Canapa, in cui scienziati e imprenditori affronteranno i temi della produzione, della eco-sostenibilità e delle nuove frontiere di legalità in Italia ed Europa per il settore.
Un segnale dell’incertezza nella quale la canapa si trova oggi in Italia è senz’altro l’avviso ai visitatori del fatto che nella fiera non troveranno cartine, cartine arrotolate e filtri arrotolati (gli stessi comunque saranno disponibili all’ingresso da rivenditori con l’autorizzazione ministeriale); l’articolo 18 della Legge di Bilancio 2020 ha incluso infatti questi tra i prodotti in regime di monopolio dello Stato, rendendoli quindi disponibili solo presso i Tabaccai, in realtà applicando una ulteriore tassa sul consumo, con un danno economico per le aziende interessate.
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