Fino all’8 dicembre 2019 Casa Vuota, spazio espositivo di via Maia 12, presenta Ovni, personale dell’artista parigina Nordine Sajot, in Italia da 2005 e da tempo attiva a Roma. Sterilizzando le differenze tra mezzi espressivi – fotografia in primis, ma anche istallazioni con ricami, alimenti e fragranze odorose (in collaborazione con Cristina Murgia) – Nordine Sajot con lucida premeditazione elegge il cibo a cinghia di trasmissione tra l’identità della persona e immaginario condiviso; esperienze, gesti involontari, credenze, pose quotidiane appartengono all’atto domestico del mangiare, ed integrano l’individuo, forse da sempre, nella rete di relazioni sociali, lo collocano sulla scia di una tradizione.
Solo che il cibo, e quando parliamo di cibo intendiamo in generale il desiderio che si esprime secondo una regola codificata, non è più la forza silenziosa con cui la tradizione si manifesta, che giunge da lontano e promette l’eternità della favola davanti ai fornelli accesi. Piuttosto, nel mondo del consumo e della pubblicità, è il risultato di una costruzione razionale, una fredda amalgama creata da menti capaci, nella quale sensazioni, stati d’animo, ricordi vengono prima passati al setaccio, quindi rifusi in simboli e immagini che funzionano quali elementi di attivazione, come l’acqua con gli alimenti liofilizzati. Nei suoi lavori l’artista riavvolge il nastro riportando il cibo all’origine del processo, laddove è chiara la sua natura ingannevole di immagine-prodotto. Nessuno oggi potrebbe negare all’arte questa residua funzione di svelamento.
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