Il 29 maggio 2017, ripreso in bianco e nero dalla immancabile telecamera di sorveglianza, un meteorite disegna una scia infuocata e precipita improvvisamente nel cuore del Quadraro Vecchio, esattamente al numero al numero 144 di via dei Quintili, guarda caso proprio davanti la porta d’ingresso di Spazio Y, galleria d’arte attiva da un paio d’anni; la soglia è devastata. Un profilo Facebook riporta l’incredibile evento postando il video fortunosamente girato. Evidentemente un fatto con su scritto già in partenza “fake news”, un falso che si autodenuncia tale confezionandosi come si confeziona una notizia falsa su internet: Raccolta apparentemente in maniera casuale, con mezzi che non sembrano essere lì a posta, in una situazione normale, quotidiana, come può esserlo un pomeriggio di giugno a via dei Quintili, per sorprendere, generare, anche solo per un istante, il dubbio che un evento eccezionale possa essere accaduto, indurre l’esitazione di fronte al fantastico di cui parlava Todorov.
Esistono le “vere” false notizie; poi ci sono – non temiamo la contorsione logica – le false notizie false, che la rete produce per denunciare le prime svelando il loro meccanismo. In questo modo la rete si difende, preserva la propria affidabilità, la sostanziale onestà, il candore senza il quale sarebbe spacciata, proprio come, ricordando un famoso saggio di David Foster Wallace, la pubblicità televisiva, ormai scopertamente manipolatoria, scampa al tarlo della facile ironia da parte dei critici del sistema cominciando ad essere auto-ironica già tra gli anni ’80 e i ’90. Con Meteorite Il compito in questo caso lo ha assunto Fiorenzo Zaffina, artista contemporaneo ispirato, sembra, da Lucio Fontana, che la verità la cerca dall’ultimo decennio del secolo scorso dentro squarci da lui stesso praticati, prima nei muri, poi anche su pareti di legno, roccia, plexiglass, ecc..
Ma sia la notizia falsa che quella falsamente falsa raggiungono, o almeno ci provano, lo stesso obiettivo. Attirare interesse, veicolare l’istante di esitazione su un click, con tutto quello che ne segue. http://www.spazioy.com/meteorite-di-fiorenzo-zaffina/[Continua]
Libertà-Freedom è il tema della settima edizione del Festival Internazionale dello Storytelling Raccontamiunastoria, in programma tra il 15 e il 18 giugno 2017 nel Parco Regionale dell’Appia Antica e presso il Convento di San Bonaventura sul Palatino, e che, oltre ad una mostra fotografica ed ad eventi speciali, prevede l’arrivo di alcuni tra i maggiori storytellers italiani e stranieri in compagnia delle loro storie.
Comincia oggi e prosegue fino all’11 giugno l’edizione 2017 del Karawan Fest, il festival cinematografico che porta a Roma il cinema su migranti, scontro tra culture e integrazione, illuminandoli però con l’ironia della commedia. Sostenuti dal Ministero dei Beni Culturali, eventi e proiezioni – una novità di quest’anno – avranno luogo all’aperto, nei cortili di scuole, biblioteche, teatri, e semplici condomini del Pigneto e di Tor Pignattara, i quartieri simbolo a Roma per numero di migranti e di etnie presenti.
Le Carte Ritrovate
Quando al suo interno fu celebrato l’ultimo spettacolo di venationes, nel 523 d. C., pare per celebrare il consolato di un certo Anicius Maximus, il Colosseo era già da tempo in rovina, come l’Impero d’altronde, danneggiato nell’arena e in molta parte degli anelli, nei colonnati, nelle strutture di servizio, nei sotterranei e nei canali di scolo, complici i numerosi terremoti del V secolo (non c’è accordo unanime ma i più devastanti si ipotizzano quelli del 443, 484, 508 d. C.. Ne seguiranno tantissimi altri durante tutto il resto del primo millennio con effetti sul monumento, fino a quello del 1349 che ha tirato giù il bel pezzo di gratinate che guardava al Celio).