Dal 25 al 29 maggio, L’ordine degli Psicologi del Lazio porta a teatro e nei musei, piazze e ville storiche di Roma (Ambra alla Garbatella, Centrale Preneste, Quirinetta, Sant’Apollonia, Marconi, Campo de’ Fiori, Macro di via Nizza, Villa Doria Pamphilj) l’edizione 2017 del Festival Psicologia. Rappresentanti delle istituzioni, della cultura e dello spettacolo, insieme naturalmente ad accademici e professionisti, (http://festivalpsicologia.it/ospiti) daranno vita ad incontri, dibattiti e rappresentazioni teatrali in cui cercheranno di accreditare presso la gente comune un sapere ed una pratica, quelle della psicologia, piuttosto che come pur utilissimi rimedi negli stadi estremi delle patologie, nei casi clinici codificati che riguarderebbero comunque una parte della popolazione, anche se cospicua (l’Oms edita cifre con molti zeri per flagelli quali la depressione), quanto come strumenti irrinunciabili, in grado di incrinare le barriere, snidare le trappole preparate dal nemico più coriaceo e inattaccabile che un po’ tutti hanno: Sé stessi.
Lo stesso avversario d’altronde che in molti casi briga ben oltre il dovuto affinché noi si percepisca con orrore anche la sola ipotesi di presentarci davanti ad uno psicologo, persuadendoci che non pare affatto una cosa assennata sottoporre le nostre cosucce nascoste all’altrui opinione, rimetterle così nel giro delle cose rivedibili, tanta è la considerazione che ne abbiamo.
In questa edizione protagonista sarà l’ambivalenza delle emozioni, risorse e ostacolo allo stesso tempo, in particolare la paura di rischiare, il terrore di vivere così come si manifestano nell’ambito del cyberbullismo e della dipendenza da internet degli adolescenti, nell’amore, sui territori colpiti da terremoti ed altre catastrofi naturali, nello sport, a causa degli stereotipi di genere, e nella singolari maniere che usiamo per distinguere il vero dal falso in questa epoca definita della “post-verità”, con una parola ormai di uso comune. Dettagli e location su http://festivalpsicologia.it/[Continua]