Il Luneur – il più antico parco divertimenti italiano, nato nel 1953 e ben fisso nei ricordi infantili e adolescenziali di alcune generazioni di romani e turisti -, a fine ottobre ha riaperto i cancelli dopo otto anni di intricate battaglie nei tribunali (http://www.luneurpark.it/). Schematizzando molto quanto abbiamo capito, Eur spa, ente pubblico del Ministero dell’Economia e del Comune di Roma e proprietario dell’area, visto il lento declino del parco all’alba del nuovo millennio, complice l’arretrata filosofia gestionale e il mancato rinnovamento delle attrazioni che ne avevano fatto la fortuna nel secolo precedente, approfitta della scadenza della concessione alla società che raggruppava “i giostrai”, la Lu.P.P.Ro Srl, e rimette a bando la gestione, che viene vinta nel 2007 da Cinecittà Entertainment di Luigi Abete, la stessa società di Cinecittà World a Castel Romano.
I vecchi giostrai, sub-concessionari delle attrazioni, non ci stanno e danno il via ad una serie di esposti e denunce su presunte irregolarità nella gestione del bando e nella condotta della ditta vincitrice, cui si risponde con accuse di occupazione abusiva, in un rimpallo di atti e procedimenti ardui da ricostruire. Sta di fatto che, iter giudiziario in corso, Luneur Park per anni non riesce a nemmeno ad entrare per attuare la promessa ristrutturazione e messa a reddito dell’area, fino a quando, con molta perseveranza e facendosi carico infine della onerosa rimozione delle vecchie strutture, riesce a dar vita alla nuovo parco divertimenti inaugurato circa una settimana fa. Diverso, privo di quell’aria adulta e po’ ambigua delle giostre nomadi di paese, “tematizzato” come oggi si usa per le famiglie con bambini da 0 a 12 anni, ma pur sempre con la enorme ruota panoramica che tutti ricordano.[Continua]