Aspettando che in essa si porti a compimento il grande progetto di Città della Scienza vinto dallo Studio 015 Viganò, la settima edizione dell’Outdoor Festival per tutto il mese di ottobre animerà gli spazi della ex-caserma in via Guido Reni, a conferma che dopo le prime edizioni dedicate alla gentrificazione estetica di quartieri popolari attraverso massicci interventi di street art – vedi l’Ostiense -, dal 2014 ha puntato alla rivalorizzazione indoor di manufatti in rovina, prima restituendo definitivamente alla città l’Ex-Dogana di San Lorenzo, e poi, dal 2015 e nell’edizione di quest’anno, rianimando il grande complesso militare in disuso del quartiere Flaminio, peraltro già in fase di recupero.
15 interventi artistici (Craig Costello, Honet, Tellas, Filthy Luker, Mobstr, Felipe Pantone, Joys, Kirill Kto e Sebas Velasco tra gli altri); musica per 5 fine settimana in collaborazione con altri festival di cultura urbana internazionali (HPL Media Street Festival di San Pietroburgo, Oya Festival di Oslo, Paris Hip Hop, Asalto di Saragozza, Electrospring di Vienna); 4 conferenze su altrettante forma di creatività contemporanea, Digital Yuppies International, Italianism, Sbam, Cultural Players.
Alla base l’idea molto diffusa negli ultimi anni che la città, più che altro le grandi città e le megalopoli, imperfette e mutanti, congestionate dagli uomini e dalle loro attività passate e presenti, rimarranno in futuro l’unico vero motore della civiltà, e che di conseguenza ogni intervento, compreso quello artistico, ma più in generale ogni autentico processo creativo, deve partire da esse (vedi la street art) e su di esse avere un impatto salvifico. Macerie, degrado e abbandono urbano sono oggi il campo in cui committente istituzionale e artisti sono arrivati nuovamente ad integrarsi. Programma e costi su http://www.out-door.it/[Continua]