Ritorna nelle giornate del 7 e 8 maggio per il quinto anno Open House Roma, l’edizione romana di Open House Worldwide, evento internazionale che apre ai cittadini le porte delle eccellenze architettoniche antiche, moderne e contemporanee, sconosciute e molte volte nascoste, ma ben presenti nel cuore e nelle periferie di 31 città dei quattro continenti.
A Roma la manifestazione, gratuita e organizzata con un’imponente operazione di volontariato, non solo ha assunto nel tempo la funzione di aprire palazzi storici e edifici moderni di pregio solitamente chiusi, ma si è prefissa di far riscoprire luoghi e aree già accessibili attraverso visite guidate e di lanciare l’interesse per il futuro della città con l’apertura di appartamenti privati avveniristici, studi di architetti, spazi evoluti per risparmio energetico, design intelligente e materiali da costruzione ecologici; esperimenti ormai usuali nelle ex borgate o nelle aree industriali dismesse.
Se vi trovate dalle nostre parti notevole interesse ha senz’altro la visita guidata da Largo Spartaco a Don Bosco ai complessi edilizi Ina-casa del Tuscolano, caso unico di edilizia popolare pubblica rivalutato negli ultimi anni, che negli anni ’50, con l’apporto dell’architettura italiana (Libera, De Renzi, Muratori, Nicolosi, ecc.), era capace di costruire abitazioni per i lavoratori pensando alla complessità della loro vita, fatta anche di relazioni, bisogni e tempo libero, e non solo perché avessero un posto in cui andare a dormire. Tutto il programma e le modalità di accesso e prenotazione su http://www.openhouseroma.org/2016/[Continua]