Oggi dal cosmodromo di Bajkonur nel Kazakistan parte la prima missione europea verso Marte, una collaborazione tra l’Esa e la Roskosmos, Agenzia Spaziale Russa; un progetto complesso che, oltre all’odierno lancio di una sonda finalizzato alla messa in orbita di un satellite intorno al pianeta rosso e al rilascio di un lander (navicella che rimane fissa sul punto di atterraggio) sulla sua superficie, prevede per il 2018 un secondo lancio che conta di far arrivare su di esso un vero e proprio rover. Tra gli scopi più importanti della missione studiare l’atmosfera, ricercare prove di vita passata o attuale sul pianeta, testare le tecnologie di discesa e raccogliere dati utili alla fattibilità di una missione con esseri umani.
L’industria, la tecnologia e la scienza italiana (Finmeccanica, Hales Alenia Space in primis) partecipano alla missione con molte delle strumentazioni di bordo e per farcelo sapere hanno allestito (fino al 10 aprile 2016) un punto informativo a piazza del Popolo, dal quale, tra l’altro, si potrà seguire in diretta il lancio dalla base russa. Coprogettati da scienziati e tecnici italiani dell’INFN e dell’ASI sulla sonda viaggeranno Nomad (Nadir and Occultation for Mars Dioscovery) per analizzare in controluce la composizione dell’atmosfera marziana; Cassis (Coulor and Stereo Surface Imaging System) per scannerizzare in stereo ed ad alta risoluzione il suolo del pianeta. Sul modulo lander Shiapparelli inoltre l’Italia è rappresentata da Amelia per analizzare le proprietà dell’atmosfera durante la discesa, Inrri bersaglio laser passivo come quello lasciata sulla Luna, e Dreams, una stazione meteo completa. Questo al momento, almeno fino al prossimo lancio tra due anni. http://www.media.inaf.it/2016/03/14/destinazione-marte-speciale-exomars/[Continua]