Dopo quella sulla Colonna Traiana, la Rome 3D di Sergio Fontana propone un applicazione a realtà aumentata sul Foro di Augusto e sul Foro di Traiano. La strada maestra per soccorrere il turista sconsolato di fronte al groviglio illeggibile di rovine dei Fori Imperiali è tracciata. Basta scaricare l’applicazione (per ora solo per i tablet Apple) e il miracoloso GPS ne leggerà la posizione; quindi basterà puntare la fotocamera sulla porzione di area che si vuole esplorare e questa apparirà come era integra all’epoca di Adriano (125 d.C.), attraverso una ricostruzione tridimensionale affidabile di tutto quanto gli archeologi hanno potuto sapere da documenti storici e emergenze archeologiche.
Non solo. Fatto sicuramente inedito nella storia della fruizione dei monumenti nella città eterna, premendo dei pulsanti si potrà vedere lo stesso luogo così come era nel quattrocento, quando l’area, già da tempo in rovina, era fuori città, e i papi rinascimentali meditavano la riscossa di Roma; ancora la si può scrutare occupata dal settecentesco quartiere alessandrino ed infine durante i primi scavi in epoca napoleonica.
Le nuove tecnologie diffuse arrivano e fanno emergere quella che, al di là di monumenti, rovine e chiese, è la vera nota speciale della città, la sua stratigrafia monumentale, la sovrapposizione multipla tra le epoche, una sull’altra, nessuna mai completamente cancellata dalla successiva. La sua mai raggiunta assenza dalla Storia. Anzi, alla luce dei passati ritrovamenti di resti di animali paleolitici, non sarebbe fuori luogo includere nell’applicazione il paesaggio di Roma prima ancora che Roma nascesse. http://imperialfora.3drome.it/modulo/home/?tabla=1[Continua]