In corso fino al 15 novembre 2015 presso il Museo dell’Ara Pacis la mostra Nutrire l’Impero. Storie di alimentazione da Roma e Pompei, viaggio notevole per documentazione e illuminante per strategia espositiva attraverso l’immensa filiera alimentare dell’Impero romano. Sorprendenti le conclusioni sulla natura stessa dell’entità statuale forse più importante della storia, origine e modello del mondo occidentale negli aspetti più finemente tecnici oltre che in quelli culturali. I supporti multimediali e i reperti provenienti dall’Italia – Roma, Ostia, Pompei, Ercolano, Oplontis, Stabia ma anche da tutto il bacino del Mediterraneo – disegnano un quadro preciso di approvvigionamento, trasporto, logistica e distribuzione del cibo per la metropoli che già al tempo di Augusto probabilmente contava intorno al milione di abitante.
Attraversando i percorsi espositivi si fa strada la sensazione che la macchina imperiale, come forma di governo dei territori e delle genti – nelle fattispecie dell’imperatore, del senato, nelle classi, dell’esercito, delle province e del fisco – altro non sia un ingranaggio organizzativo che emerge e si auto-impone come l’unico modo praticabile per dare da mangiare alle folle immense concentrate in città, al di là delle scelte politiche prese dai singoli in cinque secoli di storia. La fame di moltitudine cittadine di cui nessuna aveva avuto esperienza prima, ecco il contrappeso determinante nell’equilibrio politico che dall’Atlantico al Medio Oriente porta al controllo fiscale della produzione agricola, alla costruzione di strade, magazzini, mercati, al controllo e delle vie marittime, allo sviluppo delle tecnologie di produzione, trasporto, conservazione.[Continua]