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Notti d'Estate a Castel Sant'Angelo 2015

Notti d'Estate a Castel Sant'Angelo 2015PNGQuinto anno consecutivo per Notti d’Estate a Castel Sant’Angelo, la manifestazione con la quale il Ministero dei Beni Culturali apre di sera al pubblico il maestoso portone di Castel Sant’Angelo coniugando la visita al monumento con il meglio del jazz italiano, degli interpreti classici e degli attori più significativi del panorama teatrale. In cartellone ancora molte serate fino alla chiusura del 6 settembre 2015. Domani 21 agosto imperdibile l’affascinante Gloria Campaner, certezza tra i pianisti italiani con una carriera internazionale lunghissima nonostante l’ancora giovane età. il 26 il sassofonista argentino Javier Girotto presenta il repertorio del suo contrabassista Luca Pirozzi nel quartetto Thematico 4et. Il 29 agosto è la volta dal pianista Leandro Piccioni accompagnato dal Quartetto d’archi Pessoa nell’esecuzione di alcune tra le più famose colonne sonore del cinema italiano e mondiale.

Dopo Il Brahms e il Beethoven proposti il 3 settembre dal Trio Raffaello, gran finale il 5 e il 6 settembre con Fabrizio Bosso – senza dubbio considerato attualmente il più importante trombettista jazz italiano – che si confronterà rispettivamente con il pianista Julian Oliver Mazzariello, partner nel disco Tandem, e con il fisarmonicista spoletino Luciano Biondini. L’intero programma musicale sul pdf http://www.castelsantangeloestate.it/PROGRAMMA_MUSICALE_ITA.pdf. Teatro e letture per il centenario della prima guerra mondiale il 28 agosto e per i 750 di Dante il 2 settembre. Tutte le informazioni su http://www.castelsantangeloestate.it/[Continua]

Ferragosto in bici sull'Appia Antica

Noleggio bici Appia Antica FerragostoDal 14 al 16 agosto 2015 il Punto Informativo del Parco in via Appia Antica 58/60, l’unico in tutta l’area protetta a rimanere aperto durante il mese di agosto, promuove il noleggio bici giornaliero, dalle 9:30 fino alle 18:00 al prezzo di 10,00 euro anziché alla normale tariffa di 15,00. Il giro in bici nel Parco dell’Appia Antica anche solo all’interno del Raccordo Anulare, organizzato sull’arco di un’intera giornata col giusto equipaggiamento, costituisce il portabandiera dei tanti modi per turisti e cittadini di vivere Roma fuori dagli itinerari più battuti del Centro, dal fascino che poche città almeno in Europa possono vantare. E non parliamo solo di paesaggi, natura e singoli monumenti, ma del modo in cui tutto questo si integra in un percorso affrontato con piglio fisico e pianificatore che assume il carattere di scoperta libera ed autonoma, di adesione autentica ad un luogo che non è la nostra casa e in cui staremo solo pochi giorni.

Seguendo le guide è opportuno commisurare il tour in base al tempo a disposizione e alle proprie forze, tenendo conto che il Parco è modulabile in percorsi in sé compiuti. Partendo dalla ex Cartiera Latina l’obiettivo più facile rimane la Caffarella, uno sforzo breve che può invogliare, seguendo il fiume Almone, ad inoltrarsi fino a Tor Fiscale e al Parco degli Acquedotti, oppure, dalla parte opposta, a visitare l’area naturale di Tor Marancia. Più banalmente dal punto di vista della pianificazione si può prendere di petto il tracciato dell’Appia Antica individuando le innumerevoli soste archeologiche.

Per il noleggio on line https://www.eventbrite.it/e/biglietti-ferragosto-by-bike-offerta-nolo-bici-appia-antica-appia-antica-bike-rental-discount-18016434641, per maggiori informazioni naturalmente http://www.parcoappiaantica.it/it/notizienew.asp?id=809[Continua]

I viaggi di Piero Angela nell'antica Roma

Viaggio nell'antica roma foriPiero Angela e Paco Lanciani, in accordo con l’Assessorato Cultura Turismo e Beni Culturali di Roma, replicano per il Foro di Cesare l’esperienza fatta con grande successo di pubblico per il Foro di Augusto (110000 spettatori l’anno scorso). Il racconto di Roma imperiale arricchito da gigantesche proiezioni di filmati, ricostruzioni tendenzialmente fedeli e giochi di luci proiettati direttamente sui resti degli antichi edifici. Un percorso multimediale, virtuale e luccicante riporta le rovine al loro ipotetico aspetto originario.

Tre elementi a decretare l’efficacia mediatica del progetto. Uno, la gran massa di turisti in gran parte stranieri che a prescindere da ogni scelta qui si ritrovano perché è impensabile un viaggio a Roma senza Fori, Colosseo e Palatino. Due, il senso di stupore misto a uno smarrito sentimento di “vorrei capirne di più ma proprio non gli la faccio” che gran parte di questi turisti coglie di fronte a mezzi capitelli coricati e lastre di marmo generalmente e comprensibilmente illeggibili, nonostante guide e applicazioni di faticosa lettura. Tre, la Roma imperiale oltre gli studi storici scientifici paleografici e archeologici, tramandata dalla rilettura che tutte le epoche successive ne hanno dato, compreso il cinema e la letteratura dell’ultimo secolo. Mito, mistero e racconto avvincente, niente di meglio per ripartire da Roma soddisfatti.

Spettacoli dalle 21.00 alle 24.00 per una durata di 55 minuti circa, tutti i giorni dal 25 aprile al primo novembre. Per informazione precise su spettacoli costi orari c’è il sito http://www.viaggioneifori.it/[Continua]

Quadraro e Centro Sperimentale Cinematografia alla Mostra del Cinema di Venezia

Quadraro Centro Sperimentale di Cinematografia alla Mostra VeneziaIl due settembre Venezia apre i battenti e Roma e i suoi quartieri fanno da soggetto e sfondo per alcuni documentari e film in varie sezioni della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Il Quadraro di Ascanio Celestini quale nucleo generativo di storie e teatro arriva sulla Laguna con Viva la Sposa, un film corale girato, a detta dell’autore, nel raggio di poche centinaia metri per le strade del quartiere; un palcoscenico per truffatori, immigrati, carrozzieri e alcolizzati, varia umanità ai margini ma ancora capace di provare meraviglia di fronte alla comparsa di una bella sposa. Bisogna vedere per giudicare ma si intuisce che da Pasolini in poi si tende ad attribuire alla periferia romana fiabesca ingenuità e leggera innocenza in dosi maggiori di quanta se ne percepisca vivendoci.

L’inconsapevolezza e quindi la poesia dal degrado e dal male che si potevano cogliere nel tessuto sociale della immigrazione meridionale dagli anni cinquanta in poi era il risultato della scriteriata, inconsapevole crescita di Roma nelle campagne circostanti. Qualcosa di casuale, innocente per cieca necessità che si fatica a riconoscere nella attuale immigrazione per etnie ed in generale nella coscienza, vigile seppure in certi casi distorta, che i cittadini hanno di un territorio oggi nonostante tutto dotato di una identità nei diritti.[Continua]

L’Appia Antica di Paolo Rumiz

Alla Ricerca dell'Appia Perduta Paolo Rumiz 2015Il reportage che quest’anno il giornalista camminatore Paolo Rumiz offre ai suoi lettori è dedicato alla lunga passeggiata sul tracciato, vero o presunto, visibile o cancellato, dell’Appia Antica, da Roma Porta San Sebastiano fino al cippo di Brindisi. Insieme al cameraman Alessandro Scillitani e all’esperto camminatore Riccardo Carnovalini – che quell’impervio percorso aveva già ricostruito per una precedente avventura, corredando il suo ricevitore Gps dei dati presi da fonti antiche e moderne – lo scrittore è partito a piedi per raccontare come in altre occasioni quanto spostarsi a misura d’uomo (a piedi o con mezzi di fortuna) stimoli una ricostruzione autentica delle storia degli uomini e dei paesaggi e difatti sia l’unico viaggio nel tempo possibile.

Se il primo tratto dell’Appia Antica – quello più antico che dal Circo Massimo arriva alle pendici di Colli Albani luogo d’origine delle genti di Roma – sta oggi sotto i nostri occhi solo perché costituisce, benché ancora sotto assedio, il primo fortilizio delle battaglie fatte sin dagli anni settanta per la sua ricostruzione e conservazione, il secondo, la stragrande maggioranza degli oltre cinquecento chilometri che arrivano fino al mar Adriatico, poco ha potuto contro gli insulti del tempo, la speculazione privata e l’incuria pubblica degli ultimi due millenni (con una particolare menzione all’epoca illuminata degli ultimi cento anni).[Continua]

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