L’associazione Periplos tutti i mercoledì e le domeniche fino al al 23 agosto 2015 organizza visite guidate per scoprire le parti nascoste di una delle basiliche più importanti per la cristianità, dando la possibilità di accedere a luoghi normalmente chiusi al pubblico come l’Anfiteatro Castrense, l’ex orto dei Cistercensi, il Museo della Basilica, la Biblioteca Sessoriana e il Refettorio del Monastero. Al di là delle opere d’arte custodite, quest’area compresa tra Porta Maggiore e il Laterano giustifica una visita perché è uno di quei luoghi di Roma dove ha avuto origine ciò che la Storia ha reso poi per tutti scontato.
Molti degli acquedotti antichi che giungevano a Roma s’incrociavano in questo pezzo di terra che, in virtù della maggiore altitudine rispetto al resto della città annidata nel bacino del Tevere, dava la spinta decisiva all’acqua in essi condotta; qui, quasi come forma di rispetto, da epoche antichissime vi era solo un tempio dedicato ad Spem Veterem, oggi non più visibile.
Forse per avere un presidio più che simbolico alla fonte vitale di approvvigionamento idrico dell’Urbe nei primi decenni del III secolo gli imperatori della dinastia dei Severi, forti della loro natura divina, decisero di costruirvi una residenza imperiale (Sessorium) con circo e anfiteatro. Costantino e la madre Elena quasi un secolo dopo, già pieni di sacro fervore per una nuova religione, intuirono i moventi divini dei loro predecessori e vi si insediarono, dedicando infine una degli ambienti più grandi del palazzo al culto cristiano, il primo nucleo dell’attuale basilica.[Continua]