Fino al 3 agosto 2015 ultimi giorni per ammirare dal vivo l’autoritratto di Leonardo da Vinci ai Musei Capitolini, prima che ritorni nella Biblioteca Reale di Torino. Riemerso nell’800 dopo una lunga latitanza e quindi comprato dai Savoia insieme alla collezione Volpato, il ritratto da vecchio di Leonardo è un disegno, nemmeno su carta di eccelsa qualità, che in virtù della storiografia, della filologia, nonché del trattamento mediatico che ha interessato l’artista scienziato nel corso del novecento, si colloca tra le immagini fondamentali per l’uomo occidentale. Sintesi tra arte e scienza rinascimentale, quindi antenato riconosciuto di tutti noi che, consci o meno, attribuiamo ad un indefinito miscuglio di razionalismo, tecnica e universalità il valore pratico-operativo che ci spinge a vivere e comprendere il mondo cercando di trasformarlo.
Nel tentativo di non interrompere la linea temporale dal passato conduce a noi – su quella futura siamo impotenti -, curiamo di conservare le lapidi e i ritratti dei nostri nonni; allo stesso modo cerchiamo di salvare le immagini delle nostre origini, o che almeno quelle che crediamo tali. Difatti una delle motivazioni fondamentali del viaggio dell’Autoritratto è stata una nuova campagna diagnostica che ne controllasse lo stato di conservazione presso dell’ICRCPAL, Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del Patrimonio Archivistico e Librario di Roma, dopo quella fatta nel 2012.[Continua]