Sarà esposto ai Musei Capitolini, accanto ad un soggetto analogo proveniente dagli Horti di Mecenate, il Marsia, uno dei pezzi importanti rinvenuti nel 2009 durante la campagna di scavo nel Parco degli Acquedotti, presso l’area archeologica conosciuta come villa delle Vignacce (II-III secolo d.C.), condotta in convenzione tra la Sopraintendenza e l’American Institute for Roman Culture. Prima di essere collocata definitivamente nel museo della Centrale Montemartini, i cui laboratori peraltro hanno curato pulitura e restauro, la statua rimarrà nel Palazzo dei Conservatori fino al primo febbraio 2105. Ricordiamo il pacato dialogo e l’immediata intesa che ci ha legati al dott. Darius Aryia, responsabile per l’American Istitute per quegli scavi, il quale fin dall’estate del 2007 ci chiese di ospitare per un paio di mesi presso i nostri alloggi una dozzina e mezza di giovanissimi archeologi provenienti dalle università americane. Ricordiamo il nostro stupore impotente di fronte al vigore entusiasta, a volte incontenibile, di quei ragazzi e di quelle ragazze, neppure debolmente mitigato dalla calura estiva; e la nostra meraviglia del loro lunghissimo, inspiegabile viaggio per arrivare al nostro Parco degli Acquedotti, rivoltare di due metri il terreno che da decenni noi calpestavamo indifferenti, spazzolare infaticabilmente pavimenti a mosaico, ripulire vasellame e statuaria a pezzetti e infine riporre con cura quanto trovato in rozzi capanni dal tetto di latta ondulata. Ma ricordiamo anche gli stessi scavi all’improvviso nuovamente interrati (2010?), attrezzature e cantiere rimossi in fretta e furia e la villa delle Vignacce riacquistare il suo solito profilo fatto di sparuti e illeggibili ruderi, di nuovo spendibile come sfondo per i grassi e affollati picnic domenicali delle comunità di immigrati.[Continua]
L'inverno di Roma Capitale 2014/15
L’11 dicembre scorso l’assessore Marinelli ha presentato tutte le iniziative di promozione culturale di Roma Capitale per i tre mesi invernali, espressione di una programmazione che nasce dalla collaborazione tra il Comune e le istituzioni culturali che gestisce o di cui è uno dei soci. Coinvolti Accademia di Santa Cecilia, Casa del Jazz, Teatro di Roma con iniziative all’Argentina, India, Teatro di villa Torlonia e Teatro del Lido; l’azienda Palaexpo con eventi speciali intorno alle mostre in corso sia alle Scuderie del Quirinale che al Palazzo delle Esposizioni; e ancora la Casa del Cinema, l’Auditorium con proiezioni ed eventi organizzati dalla Fondazione Cinema per Roma, il sistema dei Musei in Comune e quello delle Biblioteche Comunali. Particolare risalto alle manifestazioni portate nelle periferie, tra le quali gli spettacoli completamente gratuiti inclusi nel progetto “Roma Grande Formato”. Per citarne alcuni, L’Accademia di Santa Cecilia sarà impegnata con le “Quattro Stagioni” nella chiesa di Santa Monica di Ostia Lido il 17 dicembre e con un coro di 105 voci bianche alla parrocchia di Nostra Signora di Guadalupe e San Filippo all’Aurelio nella serata del 20 dedicata ai canti di Natale. Il Teatro dell’Opera con il suo coro di adulti di 87 elementi si trasferisce nella chiesa di Santa Rita da Cascia a Tor Bella Monaca il 23 dicembre e il 5 gennaio per eseguire le sinfonie di Verdi. Ancora evento speciale il 28 del Roma Gospel Festival con Trini Massie & The Sound of Gospel Singers presso la chiesa di San Cirillo da Alessandria d’Egitto a Tor Sapienza.[Continua]
Roma Film Festival XIX per Dario Argento
In occasione del Roma Film Festival, manifestazione che gode del sostegno del Ministero per i Beni e le attività culturali Direzione Cinema e della Regione Lazio, il Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale organizza dal 16 al 21 dicembre 2014 presso il Cinema Trevi una rassegna completa dei film di Dario Argento, tra i quali un Profondo Rosso appena restaurato. Il 16 alle ore 21, dopo la proiezione de L’uccello dalle piume di cristallo e Il gatto a nove code, il regista partecipa di persona ad un incontro moderato dall’organizzatore della retrospettiva Adriano Pintaldi. La riscoperta, dai tempi del muto, che il cinema non è parola e dialogo ma una sequenza di immagini in movimento la dobbiamo a lui e a pochissimi altri. Tant’è che le sue soluzioni con la macchina da presa, i movimenti, le soggettive, i cambi repentini di inquadratura oggi appaiano normali ed acquisiti perché imitate ed digerite da tutto cinema internazionale, quello americano per primo; ma in lui forse per la prima volta assurgono a motori esclusivi dell’ingranaggio narrativo, insieme all’ossessione per il ruolo subliminale dei particolari ed un gusto coloristico tutto europeo, se non propriamente italiano. Certo, proviamo a sottrarre il lavoro critico sulla portata illusoria dell’immagine in Antonioni – non a caso il David Hemmings di Profondo Rosso è una riedizione ciarliera e un po’ tonta di quello di Blow Up ; releghiamo la colonna sonora in un ruolo inferiore a quello di attrice protagonista, quale è stata in Sergio Leone; dimentichiamo il coraggio di Hitchcock di penetrare l’abisso delle paure ancestrali.[Continua]
Memling. L'arte finanza
Bruges fino al XIII secolo costituisce il terminale dei traffici di tutto il Nord Europa per la Lega Anseatica, congrega di città sul Mare del Nord; un commercio primitivo, al limite del baratto e sostanzialmente isolato da quello ben più vitale nel Mediterraneo e in oriente. Nei suoi magazzini aringhe dalla Scania, merluzzo dalla norvegese Bergen, miele e pellicce dalla Russia, birra e sale dall’Europa nord orientale, grano e legname da Danzica e da Königsberg. Forte di una certa autonomia delle Fiandre dal regno di Francia ascrivibile agli indomiti duchi di Borgogna, di un antico asse privilegiato nel commercio della lana grezza con l’Inghilterra e del collegamento diretto al mare apertosi del tutto fortuitamente nel 1134 dopo una tempesta, nel corso del XIV secolo la città completa la sua metamorfosi e si trasforma nel principale nodo dei traffici tra Nord Europa Mediterraneo e oriente, ruolo che conserverà per tutto il XV secolo, anche se con segni di decadenza nell’ultimo scorcio.
Arrivano genovesi, veneziani e toscani con sete italiane e velluti e con vini, sete e spezie provenienti dai popoli dell’estremo oriente; gli spagnoli portano lana e pelli, ferro dalle province basche; frutta, olio, vino, olive e ancora spezie dall’Asia giungono con i portoghesi. Ogni comunità nazionale stabilisce una rappresentanza commerciale in città e dal commercio ricchezza e denaro, e dal denaro, perpetuo ingranaggio, altro denaro, quello in prestito su pegno, in cambio di altra valuta, o a cambiali. Oggi questa la chiamiamo finanza e banche le trappole che la fanno.[Continua]
Mobilty Hackathon al LUISS EnLabs
Per il fine settimana tra il il 12 e il 14 dicembre 2014 Ferrovie dello Stato, Atac e Mobilità di Roma Capitale, con l’organizzazione di Luiss Enlabs e Codemotion, promuovono Mobilty Hackathon, una maratona a premi cui sono invitati a gareggiare programmatori e designer informatici affinché si facciano venire idee nuove per migliorare, con le armi del codice condiviso, il trasporto pubblico nelle aree urbane. Tre giorni fitti di conferenze e sessioni nelle quali i partecipanti si misureranno sui temi proposti e secondo precise linee guida, tutte sostanzialmente indirizzate a facilitare il traffico di dati dai devices degli utilizzatori al fornitore del servizio. Crowdsourcing e Gamification, parole che indicano rispettivamente l’uso automatico dei dati raccolti dagli utenti per migliorare il servizio pubblico, e la promozione di questo con le tecniche che rendano il suo utilizzo il più possibile simile ad un gioco (Conad docet: fidelizzazione dei clienti introducendo punti, livelli da superare e premi). Mobile Ticketing, biglietti virtuali per estinguere quelli cartacei; Rilevazione presenze alle fermate, nelle stazioni e sui mezzi e confronto con i dati di validazione biglietto; Wearable Devices, dispositivi indossabili (smartwatch, google glass e tutto quanto di là da venire) sotto controllo per monitorare le abitudini d’uso degli utenti, spostamenti, frequenze di utilizzo, ed in base ad essi tarare la mobilità urbana o servizi complementari come il car sharing; applicazioni per la mobilità dei disabili e per sensibilizzare i cittadini al trasporto sostenibile, ponendo i rilievo, ad esempio, i vantaggi dell’intermodalità (autobus+metro+car sharing+bici). [Continua]