Lo chef Andrea Fusco, stellato dalla Guida Michelin per il suo Giuda Ballerino, la cucina che nobilita tutta Cinecittà, in collaborazione con Marc Reynaud, il patron del jazz club 28DiVino jazz, recente ma già affermata realtà per il jazz romano e italiano, posto a poca distanza lungo la Tuscolana, su via della Mirandola, quasi a ridosso della stazione omonima, insieme daranno vita all’Appio Claudio Jazz Festival, manifestazione musicale di Largo Appio Claudio, cooptata dal Comune di Roma nella sua Estate Romana, una delle pochissime nella nostra zona e in generale al di fuori dai circuiti più consueti. A partire dal 18 luglio fino al 5 settembre 2014 si alterneranno di fronte al ristorante più di cinquanta artisti della scena jazz romana e non, affermati o meno, provenienti dal territorio e da un ampia esperienza dal vivo, in 15 concerti che si terranno ogni settimana il martedì e il venerdì alle 22:00 con una prequel di prove aperte a tutti alle 19:45. Per ora in cartellone solo la data del 18 luglio con i Go-Dex Quartet, nei quali Pasquale Innarella cercherà di reinterpretare in chiave moderna il sax tenore del grande Dexter Gordon; il 22 sarà la volta dei The Soul Jazz Unit, nelle intenzioni del chitarrista Pierluigi Masciarelli, di Emiliano Pari (organo hammond e voce) e di Marcello Surace (batteria) il jazz contaminato da rhythm&blues, gospel e funk. http://www.28divino.com/?page_id=18
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Risvegli. Tempio di Portunus
A piazza della Bocca della Verità, nell’antico Foro Boario, dopo quello rotondo dedicato ad Ercole, riapre il tempio del dio Portunus – per il pubblico solo la prima e la terza domenica del mese – a seguito di un restauro in corso dal 2006. Il manufatto architettonico conservato intero più antico a Roma, salvato dalla pietà cristiana per la Madonna che lo volle chiesa ad essa dedicata forse già nel IX secolo e a Santa Maria Egiziaca (patrona delle prostitute!) a partire dalla fine del ‘400, avrebbe seguito il suo naturale evoluzione di rovina quando la fatale leggera scossa tellurica avesse perfezionato la crepa in una delle colonne, o l’ennesimo temporale torrenziale avesse infiltrato acqua dal soffitto; allora, come un grave di scarso conto, avrebbe dovuto arrendersi al suo peso, coricandosi insieme a capitelli, stucchi, frammenti di affreschi e vecchi maldestri restauri. E invece il World Monuments Fund, una meritoria associazione privata di New York che raccoglie dagli anni sessanta fondi per salvare monumenti in tutto il mondo, mossa anche da un’inspiegabile sfiducia nelle autorità italiane, nei primi anni 2000 decide che sarebbe risultata spiacevole l’eventualità che il tempietto potesse sparire dall’ansa del Tevere. Comincia quindi a raccogliere denaro, come già fatto per altri storici siti a Roma e in Italia, arrivando a racimolare il ragguardevole mucchietto di un milione e sessantaduemila dollari, che uniti al milione e settecentoventimila[Continua]
Cinecittà World
Ci siamo. Cinecittà World, il grande parco a tema sul cinema, o meglio sul cinema di Cinecittà, è stato inaugurato il 10 luglio alla presenza di Renzi, Marino e Franceschini e aprirà definitivamente al pubblico il 24 luglio 2014. Il progetto realizzato negli ex studi cinematografici De Laurentis a Castel Romano, è stato voluto da Aurelio De Laurentis, dalla dinastia di produttori cinematografici Haggiag, e sopratutto da quel Luigi Abete accusato dalle maestranze di Cinecittà al tramonto (quella vera sulla Tuscolana) di aver avuto una gestione improvvida per gli Studios e scientemente indirizzata allo smantellamento del business cinematografico. Ma è sempre più facile credere nel passato che nel futuro, e nel passato del cinema e di Cinecittà tanto si è creduto da poterci costruire sopra montagne russe, super splash, e quant’altro per un totale di 20 attrazioni, 8 set cinematografici, 4 teatri, 4 ristoranti a tema e tutti i servizi annessi, insieme alla promessa di espansione dell’area divertimento in un immediato futuro ancora per 75 ettari. Con la nobile partecipazione di Dante Ferretti per le scenografie ed Ennio Morricone per la musica. Entrata giornaliera almeno inizialmente a 29 euro adulti, 23 euro bambini sotto i dieci anni e ultra sessantacinquenni, 95 euro pacchetto famiglia con due adulti e due bambini. Abete pare abbia detto che Cinecittà World farà da volano, insieme alla normativa credit tax, per la ripresa degli Studios, e preparerà il terreno al ritorno in grande stile delle grandi produzioni americane, quelle con i soldi veri. Via Tuscolana intera non può che augurarselo. http://www.cinecittaworld.it/[Continua]
Sito web dedicato alla via Appia Antica
La Sopraintendenza Speciale dei Beni Archeologici di Roma trasforma la necessità di comunicare il recupero e l’apertura al pubblico dei tre ettari dell’area archeologica di Santa Maria Nova – acquistati nel 2006 quando ormai serviva solamente da bivacco per gruppi di clandestini -, nell’occasione per lanciare un nuovo sito web esclusivamente dedicato all’Appia Antica e al suo patrimonio archeologico e naturalistico. Necessariamente scarno in partenza, oltre alla storia della strada, il portale offre informazioni dettagliate sui siti archeologici, con particolare attenzione a trasporti, orari e costi, include una sezione dedicata alle news e agli eventi, comprende una mappa interattiva graficamente raffinata, molto utile per la visita. Una scelta sicuramente dovuta alla Regina Viarum che, in quanto entità storico culturale unitaria, aveva bisogno di un centro informativo ufficiale ed unico, capace di mettere ordine in un’area obiettivamente ostica dal punto di vista della fruibilità turistica, data la sua vastità, la quantità di emergenze archeogiche rilevanti, gli spunti di notevole intreresse naturalistico e non ultimo la quantità di eventi, mostre, concerti ed attività didattiche che ospita in più momenti dell’anno. aggiungiamo un punto di riferimento unico ed autorevole, quello della Sopraintendenza statale, in un’area in cui si incrociano le competenze di più enti territoriali e organismi di gestione, non ultimo quello del Parco Regionale dell’Appia Antica. www.viaappiaantica.com[Continua]
Al Vittoriano l'Italia dell'Istituto Luce
L’Istituto Luce-Cinecittà celebra i novant’anni dalla sua fondazione mettendo in mostra al Vittoriano un saggio, necessariamente limitato, del suo immenso patrimonio audiovivisivo e fotografico, e organizzando una rassegna divisa in quattro retrospettive di film, documentari e cortometraggi prodotti dagli anni ’30 ad oggi: in tutto 130 filmati da proiettare nelle sedi dei Fori Imperiali, Piazza Santa Croce in Gerusalemme, al Complesso del Vittoriano e al MAXXI–Museo delle Arti del XXI secolo. L’esposizione consiste di sale a tema con montaggi ad hoc di filmati e fotografie accompagnati da testi che si avventurano in analisi linguistiche, storiche e sociali dei materiali, cercando di far calzare la storia d’Italia, tutta o quasi, tra realtà finzione e propaganda, nelle immagini registrate dai cineoperatori. Una certa ironia si può cogliere nel fatto che uno dei più grandi patrimoni documentari del mondo, inserito dall’Unesco nel Registro Memory of the World, nasce dalla necessità di un regime dittatoriale di colmare la distanza tra le speranze di un popolo ed una realtà triste e fallimentare. Per noi che siamo figli e pronipoti di quella speranza fallita sarebbe un delitto cogliere nei novant’anni dell’Istituto Luce soltanto la curiosità documentale e non riuscire a vedere, noi che siamo immersi un flusso torrenziale di fotografie e film di cui siamo protagonisti registi e spettatori, quanto il nostro immaginario sia costruito da qualcuno a tavolino e quanto piuttosto sia la risultante di tutto quello che siamo disposti a credere; quanto insomma noi stessi, che abbiamo avuto in regalo la tecnologia necessaria, abbiamo imparato dai quei gerarchi che pensarono l’Istituto Luce. http://www.cinecitta.com/IT/it-it/news/45/5023/luce-l-immaginario-italiano.aspx[Continua]