Il Centro Culturale Gabriella Ferri, uno dei tre insediati da Roma Capitale nelle periferie, il 14 giugno 2014 organizza con il sostegno di Radio Kaos Italy un singolarissimo torneo dedicato alla ricomposizione di puzzle Ravensburger da 5000 (come sostiene il Centro) o 500 (come dice meno pretenziosamente il sito della radio) pezzi. Il termine per iscriversi scade il 12 giugno, i puzzle saranno in mostra fino al 22. Non possiamo fare a meno di andare col pensiero al preambolo di George Perec al suo La vie mode d’emploi, un terribile, coraggioso mattone letterario, in cui il puzzle è oggetto, metafora generatrice e cornice strutturale del racconto. Nella maggior parte dei casi – per tutti i puzzle di cartone in particolare – i puzzle sono fatti a macchina e i loro contorni non seguono necessità alcuna: una pressa tranciante regolata secondo un disegno immutabile taglia i fogli di cartone sempre nel medesimo modo; il vero amatore respinge questo tipo di puzzle…non nel soggetto del quadro o nella tecnica del pittore sta la difficoltà del puzzle, ma nella sapienza del taglio, e un taglio aleatorio produrrà necessariamente una difficoltà aleatoria, oscillante fra una facilità estrema per i bordi, i particolari, le macchie di luce, gli oggetti ben definiti, le pennellate, le transizioni, e una difficoltà fastidiosa per tutto il resto: il cielo senza nuvole, la sabbia, i prati, i coltivi, le zone d’ombra, eccetera…[Continua]
Eutropia. Un'estate di musica e cinema
Roma incontra il Mondo, la manifestazione estiva che fino all’anno passato si svolgeva a villa Ada, si trasferisce quest’anno al Testaccio presso gli spazi della Città dell’Altra Economia e prende il nome di Eutropia, una delle città invisibili di Italo Calvino. L’Arci Lazio e parte del collettivo dello storico evento estivo di villa Ada cercano anche in questo caso di offrire concerti e cinema a prezzo calmierato rispetto alla media delle altre manifestazioni dell’Estate Romana. In effetti, anche se a fronte ad un programma zeppo di musica etnica folk e alternativa confinato al panorama italiano, non si va oltre i venti euro per Vinicio Capossela e Goran Bregovic. Per citarne altri, diciamo Eugenio Bennato, 99 Posse, Tiromancino, Baustelle, Sud Sound System, Bombino, Marta sui Tubi e tanti altri. Per parte nostra ricordiamo i godibilissimi Incognito, tra i primi negli anni ottanta a far parlare di Acid Jazz, una variante elettronica del jazz, o meglio della fusion, sbilanciata su funk e soul; l’istituzione Arto Lindsay, attivo dagli anni settanta nel free jazz e nella musica brasiliana, poi sperimentale nella New York di Brian Eno, Laurie Anderson, David Byrne e John Zorn, poi di nuovo brasiliano negli anni novanta alla Gilberto Gil; la musica minimale di Richard Dorfmeister e Rupert Huber feat Cath Coffey e Earl Zinger; le cover uniche e stravolte per violoncello e voce di Ferruccio Spinetti e Petra Magoni e quelle jazzy soul pop di Chiara Civello e Nicola Conte che vanno a rivalutare in maniera elegante le canzoni delle tradizione pop italiana. Il programma dettagliato su http://www.eutropiafestival.it/, e non dimentichiamo le partite dei mondiali gratis.[Continua]
La Pelanda. La salvezza nei racconti
A La Pelanda, area del ex-Mattatoio un tempo luogo della pelatura dei maiali macellati e ora centro di produzione culturale contiguo al Macro, il 7 e l’8 giugno si tiene la prima edizione del Festival del Dire; due giornate dedicate al racconto dal vivo, ideate e curate da Bea, Branded Entertainment & Arts, e cioè Fabrizio Russo, Sofia Klein, e lo scrittore Andrea Ballarini, i quali qui mettono a frutto il loro apprendistato di animatori culturali al BeaCafé, il caffé letterario prossimo alla stazione di Trastevere. A porgere le loro storie una piccola folla variegata che comprende lo scrittore Stefano Benni, i ragazzi del Centro Sperimentale di Cinematografia, la restauratrice Valeria Merlini, i giornalisti e scrittori Claudio Cerasa e Michele Masneri, l’illustratore Filippo Scòzzari, lo scrittore Andrea Villani, l’attore David Riondino, i jazzisti Valeria Rinaldi, Carlo Ficini, Leonardo Cesari, Gino Cardamone e Federica Michisanti, Massimo Cirri e Josè Bagnarelli, lo chef Claudio Dordei, il fotografo Nadir Naldi, l’artista Gea Casolaro, l’esperto di cinema Anton Giulio Onofri, lo scrittore Luca Scarlini, il critico Filippo La Porta, Andrea Granelli e la giornalista Flavia Trupia. Scritto e orale, meditato o improvvisato, antico o personale, il racconto, dopo millenni di scrittura, dopo la psicanalisi, dopo decenni di contorsioni critiche sul testo, riesce ad essere l’unica forma di espressione umana, se non artistica, che si giustifica come tale, al di là e a prescindere dal ogni singolo racconto concreto e dall’esito di esso sul concreto e occasionale uditorio.[Continua]
Rock in Roma 2014
Passano gli anni e Rock in Roma, la manifestazione di concerti che occupa l’Ippodromo delle Capanelle su via Appia Nuova durante tutto il periodo estivo, incomincia ad assumere per dimensioni e presenze il profilo dell’appuntamento europeo più rappresentativo del rock. Duecentocinquantamila gli spettatori l’anno scorso, un numero che nell’edizione appena incominciata, visti i nomi in programma, rischia di confermarsi e addirittura di crescere. Un festival quello di quest’anno la cui impronta prevalente è data da gruppi e musicisti che, pur tenendo presenti i mentori degli ultimi decenni del secolo scorso, sono cresciuti negli anni duemila, gli anni in cui la musica è stata di certo influenzata dall’esplosione di internet e dei nuovi media e l’indie rock ha potuto godere di canali alternativi. Dopo una parentesi a maggio, il palco sarà di gruppi a diverso gradiente di durezza come Queens of the Stone Age, Arcade Fire ( suono interessante), The Black Keys, Thirty Second to Mars, Avenged Sevenfold, Franz Ferdinand (diversamente interessante), The Lumineers (vagamente interessanti), Bastille ; la voce sottile e graffiata di Paolo Nutini; per l’Italia Caparezza e Afterhours; poi istituzioni come The Prodigy, Rob Zombie, Metallica, Placebo ed i curioso ritorno di Billy Idol. Senza dimenticare il 22 giugno, fuori sede al Circo Massimo per ovvi motivi, i Rolling Stones. Tutto sul sito http://www.rockinroma.com/rock-in-roma-2014.html.[Continua]
Intra e Pieranunzi in duo alla Casa del Jazz
Due istituzione del pianismo di stampo jazzistico e improvvisativo italiano, Enrico Pieranunzi ed Enrico Intra, si incontrano per suonare insieme alla Casa del Jazz il 30 maggio 2014, dando seguito all’esperienza di Bollate, risalente alla rassegna “Conoscere il Jazz” del 2013 e finita su un disco dal titolo Bluestop. In realtà sarebbe più corretto dire che Pieranunzi avanza per incontrare Intra e sperimentare con lui un dialogo che si basa sulla via nuova che questi – a partire dalla sua cinquantennale esperienza di correzione europea del jazz e del blues con la musica colta moderna e contemporanea, come dalla pratica d’insegnamento e studio intrecciata alla attività concertistica – sta tentando di tracciare per venire a capo di un concetto di improvvisazione più largo e universale, legato al ritmo, al tema come seme per uno sviluppo estemporaneo e senza limiti, e alle variazioni timbriche che lo strumento offre. Un concetto di musica improvvisata diverso da quella di origine statunitense di impronta armonica in voga da sempre nel jazz, ben spiegato da Intra nella prefazione al libro “Improvvisazione altra?, per un modo diverso di improvvisare”: Questo volume vuole semplicemente indicare altre possibilità per inventare musica partendo dalla mia esperienza di artista ed evita il classico, e ormai storicizzato, sistema basato sulla costruzione di frasi sopra una sequenza armonica, che risale alla fine degli Anni Venti. http://www.casajazz.it/eventi/enrico-intra-enrico-pieranunzi[Continua]