Working Capital Accellerator è il programma Telecom Italia che aiuta le startup innovative e le nuove idee imprenditoriali a nascere e a crescere attraverso finanziamenti, percorsi di accellerazione, formazione e tirocini con esperti accademici e imprenditori. Tra gli spazi per l’accellerazione d’impresa oltre che a Milano, Bologna, e Catania, ce n’è uno in pieno centro di Roma presso via di Santa Maria in Via, vicino a Palazzo Chigi e Montecitorio. La Call for Ideas 2014 – in altre parole l’appello per coloro che sono impegnati a creare nuovi servizi profittevoli nell’ambito della evoluzione dei sistemi mobili, di internet, della cosidetta Digital Life, e delle nuove idee per vivere e produrre in maniera verde – scade il 9 maggio 2014. In palio l’assegnazione di un grant d’impresa di 25000 euro per quaranta nuovi progetti, dieci per ogni incubatore, e l’accesso ai percorsi di accellerazione che si tengono nel periodo tra luglio e novembre di quest’anno. Ulteriori vantaggi i 4,5 milioni di euro che Telecom investirà in tre anni, una nuova piattaforma di crowdfunding per far conoscere le startup ad eventuali finanziatori, e l’inserimento nell’Albo veloce dei fornitori di Telecom, che già oggi conta 90 startup.[Continua]
Cerveteri l'etrusca. Palazzo del Esposizioni
Gli etruschi di Caere-Cerveteri nel IX secolo costruiscono le loro loro prime capanne di legno sul banco di Tufo modellato dal Fosso della Mola e dal Fosso del Manganello, due esigui torrenti. A partire dall’VII secolo a.C., solo dopo una lunga consuetudine con i Greci colonizzatori dell’Italia meridionale e i Punici dominatori del Mediterraneo, capiscono che la loro democrazia primitiva e tribale non gli avrebbe consentito di guardare l’orizzonte sul mare. Gruppi e famiglie più scaltre ed intraprendenti vedono allora la ricchezza, il futuro, il potere, negli scambi commerciali, nelle miniere di ferro e nella proprietà della terra: così fanno di sé stesse l’aristocrazia di cui della città ha bisogno. Pyrgi, il loro porto, incomincia dunque a brulicare di merci, vettovaglie, metalli e raffinati manufatti, in transito da e verso gli empori greci e cartaginesi del Mediterraneo. Caere allora non basta più e sui pianori più prossimi fioriscono città parallele che ogni cittadino va ad abitare solo quando la curva del tempo, ripiegando, si chiude su sé stessa e il corpo muore in un istante. Gli ottimati, consapevoli che il potere trae origine dall’imponenza del loro trapasso, costruiscono gli edifici di quelle città simili e migliori delle loro case da vivi e li impreziosiscono; per sottrazione di tufo imitano gli ambienti delle loro abitazioni, quando queste invece si costruivano per aggiunta di legno e mattoni.[Continua]
Cavalli a Roma 2014
Per questo fine settimana, dal 25 in poi, convinti che probabilmente nella foresta amazzonica qualcuno ancora non sapesse dell’evento, avremmo voluto commettere l’errore di parlare della canonizzazione dei due Papi; ma il compito, già affrontato con ampia, rassicurante competenza da schiere di prelati, teologi e fedeli, si è rivelato per noi più arduo del previsto, costringendoci a ripiegare sui cavalli alla Fiera di Roma. Tre giorni di incontri con gli operatori del settore, workshop, conferenze ed esibizioni sia nella categoria english, quella legate alle classiche gare ad ostacoli che vediamo anche alle olimpiadi, che western, un tipo di equitazione che raccoglie le discipline alla base del modo americano di montare il cavallo, tutte derivanti dai lavori, a volte spettacolari e pericolosi, che i cowboys hanno consuetudine di esercitare con le mandrie. Il cavallo da sempre è in tutti i nostri miti, ha partecipato alle nostre guerre, è complice del nostro sport e delle nostre scommesse, concorre all’ordine pubblico e risponde ai nostri canoni di potenza, leggerezza, bellezza ed eleganza.Tanto intrecciati risultano i percorsi tra la sua e la nostra evoluzione che questo animale è diventato un simulacro della nostra coscienza, uno specchio mobile e misterioso al quale ci legano correnti di emozione che possiamo addirittura definire sacre. Non ha caso negli ultimi decenni è l’animale preferito per la compagnia terapeutica. http://www.cavalliaroma.it/[Continua]
Festival del Cinema Veramente Indipendente 2014
Nei quattro giorni che vanno dal 24 al 27 aprile il Cinema Trevi ospita l’edizione 2014 del Festival del Cinema Veramente Indipendente, spazio del tutto aperto e libero dal filtro di selezioni e giurie, a disposizione di chi, regista ed autore cinematografico, vuol mostrare il proprio lavoro in forma di cortometraggio. Una idea che scavalca non solo i circuiti produttivi ed industriali, in verità superati fin dagli albori dal cinema che si suole definire indipendente, ma anche quelli distributivi e festivaliero-promozionali, scogli a volte invalicabili per gli autori sconosciuti, e questo a prescindere dal grado di apertura e sensibilità all’innovazione dei selezionatori di turno. Chi lo vuole, in perfetto stile social network, può aprire un account e portare in proiezione il suo film rispettando la data e l’ora stabilita e può farlo giudicare direttamente a chi vuole andare a vederlo; in mezzo al pubblico generico si potranno trovare anche produttori e critici che, al di fuori degli equilibri condizionanti di festivals e premi, si sentiranno liberi di privilegiare il percorso futuro di questo o quel prodotto. L’idea di youtube trasferita in una piccola sala cinematografica al centro di Roma, senza la concorrenza dai numeri astronomici che si incontra nella rete. Insomma alla fine qualcuno che dia il lasciappassare per il vasto pubblico c’è, ma almeno non è così feroce da uccidere il bambino nella culla. Tutto su http://cvifestival.com/#event-description.[Continua]
Foro di Augusto, lampi e luci 2000 anni dopo
Svetonio, distante abbastanza dai fatti per permettersi di dissacrare la figura del primo imperatore, racconta che Augusto ebbe timore di agire con violenza contro i proprietari recalcitranti a concedere i terreni che avrebbero reso il suo foro spazioso quanto avrebbe desiderato, e si accontentò di quel poco che riuscì ad acquistare dai privati ai piedi della Suburra. Prudenza strana alla luce della tradizione che ci consegna un uomo che all’epoca, in un modo o nell’altro, godeva del favore delle varie forze in campo; inspiegabile se si pensa che l’edificazione fu terminata in circa quarant’anni, arco di tempo in cui il fondatore dell’Impero aveva ormai assunto il fulgore di un dio orientale. Solo narrazioni e come tali parziali e difficilmente verificabili. Ma quale racconto ha più dignità degli altri? i frammenti di colonne e capitelli, le sezioni di muro a calcestruzzo, i marmi appoggiati qua e là, le cornici istoriate a rilievo, e tutto quello che non si scorge, compreso quanto sepolto da Mussolini sotto la via dell’Impero. Il racconto analitico di archeologi e storici ha i suoi fini certamente giustificabili e sta tutto nei reperti, nella scienza e nella filologia: poche volte però dà un quadro unitario. A fatica il turista cerca di costruire il suo racconto e dalla balaustra di via dei Fori Imperiali vede se tra le macerie trova qualcosa che è anche nella guida o sullo smartphone.[Continua]