Ted è un’organizzazione no profit con base a New York e Vancouver e organizza dal 1984 conferenze il cui scopo è presto detto: invitare persone di successo – all’inizio limitatando i campi a Tecnologia, Entertainment, Design (acronimo Ted), poi gradualmente senza esclusioni – ad esporre in meno di mezz’ora un’idea, una riflessione, uno spunto intelligente, “Ideas Worth Spreading” che meritano di essere diffuse, condivise con gli altri, perchè considerate capaci di dare una ragionevole spinta al progresso dell’intera umana congregazione. Per dire, ci è passata gente come Bill Clinton, il fisico Murray Gell-Mann scopritore dei Quark, Watson quello del DNA, gli stessi fondatori di Google Sergey Brin e Larry Page. I portatori sani di idee provengono dalla scienza, dall’arte, dai media, dall’imprenditoria, dal design, dall’architettura e da tutti quei settori che sono considerati parte della cultura creativa, il software motore del mondo. Sotto il marchio Tedx, Ted dà la possibilità a organizzazioni locali di allestire in maniera indipendente eventi che riproducano il format nel rispetto delle regole dettate dalla casa madre. TedxRoma è una di queste e terrà le sue conferenze il 22 febbraio al Teatro Olimpico. Tutti i relatori su http://tedxroma.com/#programma, insieme a orari, programma e prezzi, quest’ultimi, soprattuto se non sei studente, non del tutto indolori. I video delle conferenze passate, i “Ted Talks”, sono sul sito http://www.ted.com/[Continua]
Street art a Torpignattara
Se una merito va riconosciuto alla street art, movimento guida dell’arte internazionale negli ultimi anni, è di avere riportato di nuovo il discorso artistico, in maniera popolare più che avanguardistica, a riflettere su antiche implicazioni tecniche quali la linea, il colore, le sfumatura e lo stile grafico, lasciando da parte per un po’ il lavorio concettuale. E questo nonostante la sua carica innovativa sia stata prevalentemente giocata su performances al limite tra legale ed illegale, e sul netto contrasto tra clandestina invasione degli spazi urbani e integrazione museale, protesta e riconoscimento istituzionale. La galleria Wunderkammern, insiedatasi a Torpignattara nel 2008, continua a operare in equilibrio proficuo su questa linea e invita personalità italiane ed internazionali impegnate nella pratica del graffitismo a mostrare il loro lavoro, partendo dai locali di via Serbelloni 124 per invadere poi liberamente i muri e le vie del quartiere. E’ la volta del foggiano Agostino Iacurci, figura molto apprezzata all’estero che con un segno inconfondibile, insieme e dopo artisti come Invader, Banksy, Ron English ed altri, ha spinto la street art ad evolversi da graffitismo imbrattatorio a raffinatissimo esercizio intellettuale. La sua personale dedicata all’universo del gioco, infantile e non, è in mostra fino al 22 marzo 2014. Small wheel, big wheel.[Continua]
Teatro Vascello. L'altra faccia di Steve Jobs
Steve Jobs a teatro ci può stare. Naturalmente a patto di uscirne con un ritratto dal sapore diametralmente opposto rispetto alla perenne scrittura agiografia che su di lui hanno prodotto in questi anni i media, corroborata, se ce n’era bisogno, dalla sua morte. L’uomo che da un garage ha portato la tecnologia a tutti gli esseri umani rendendoli più sapienti, connessi e liberi passa sotto il torchio del contestatissimo monologo di Mike Daisey. La grande contraddizione che accomuna la Apple a tutte le produzioni industriali globalizzate fa stridere di un suono insopportabile il sogno di felicità e redenzione tecnologica degli occidentali con lo sfruttamento inumano dei lavoratori del mondo in via di sviluppo, di quelli cinesi nel caso della Mela. Il testo, rimaneggiato e depurato da inesattezze ed esagerazioni, ammesse dallo stesso autore, viene portato sul palcoscenico del teatro Vascello dall’ottimo Fulvio Falzarano, nella traduzione adattata di Enrico Luttmann, con la regia di Giampiero Solari, prodotto dal Teatro Stabile del Friuli. Daisey è andato personalmente nelle fabbriche fortezza di Shenzen a parlare con gli operai. Dopo essere stato accusato in America di avere esagerato alcuni aspetti, come il numero di lavoratori minorenni impiegati o le guardie con la pistola nei reparti, ha continuato a promuovere il suo lavoro ripulito delle parti contestate; nonostante tutto il testo continua ad essere un limpido atto di accusa. Tormento ed estasi di Steve Jobs[Continua]
Camera dei Deputati. San Francesco nei testi
L’Associazione Culturale Metamorfosi raccoglie a Palazzo San Macuto, fino al 1 marzo 2014, i testi di poco successivi alla morte di San Francesco di Assisi, sui quali si sono innnestate l’intera tradizione culturale e letteraria della sua vicenda e le fondamenta religiose del suo culto. Si potrà ammirare da vicino la Legenda maior – biografia del Santo in copia manoscitta del XIV secolo conservata alla Biblioteca Nazionale di Roma – scritta da Bonaventura da Bagnoregio e approvata dall’Ordine nel 1263, debitrice di quella più antica di Tommaso da Celano, presente in mostra con alcuni frammenti. Poi Il Memoriale in desiderio animae del 1247 e I Fioretti, la celeberrima raccolta agiografica in volgare. Pezzo forte il duecentesco Manoscritto 338 dalla Biblioteca del Sacro Convento di Assisi, codice contenente tra le altre le più antiche versioni degli scritti di San Francesco; da alcuni dei capitoli della Regula Fratorum Minorum – l’insieme di norme fondante l’ordine francescano approvate da Onorio III nel 1223 – alle Laudes Creaturarum, Il Cantico delle Creature, considerato il primo testo in volgare della letteratura italiana, una sintesi musicale e conscientemente poetica di tutta la innovazione umana e spirituale contenuto nel messaggio francescano. Francesco. Tracce, parole, immagini.[Continua]
Auditorium. Roma, galleria per la storia dell'arte
Come per gli anni scorsi un ciclo di lezioni di storia dell’arte esplorando Roma, guidati da altrettanti critici, scrittori e accademici. Con la originale prospettiva di indagine basata sul confronto, in certi casi scontro, tra due personalità della storia dell’arte e dell’architettura che hanno forgiato i connotati caratteristici del paesaggio estetico e visivo della città. Il 9 febbraio la professoressa Anna Ottani Cavina confronta un Jacques-Louis David folgorato dalla scoperta di Roma con il meno noto Pompeo Batoni, mentre il 2 marzo Philippe Daverio parlerà della storica rivalità tra Gian Lorenzo Bernini e Francesco Borromini, dalla quale è sgorgato il suo volto barocco. Suggestivo il confronto a distanza tra le rivoluzioni figurative dei “due Michelangeli”, Buonarroti e Merisi-Caravaggio, di cui si occuperà Antonio Paolucci il 6 aprile. Non mancano le incursioni novecentesche come quella di Franco Purini su Marcello Piacentini e Armando Brasini, gli architetti che nel bene e nel mano hanno dato l’unica immagine distinguibile di Roma per quel periodo. Achille Bonito Oliva infine il 4 maggio ritornerà sulla enorme figura di artista del romano Mario Schifano in un dialogo a distanza con Andy Warhol. http://www.auditorium.com/eventi/5642768[Continua]