Roma attraverso i municipi e le cooperativa di cultura e spettacolo si adopera per portare nelle piazze il clima natalizio. Nel municipio settimo, secondo la nuova suddivisione amministrativa, segnialiamo per domenica 22 dicembre 2013 l’addobbo condiviso dell’albero di natale a villa Lazzaroni, sull’Appia Nuova, spettacoli di artisti di strada e giocoleria per tutto il giorno a tutte le fermate della metro A nel tratto tra San Giovanni e Colli Albani sull’Appia Nuova, e nel tratto da Porta Furba a Subaugusta su via Tuscolana. A piazza di Cinecittà sempre dal 22, e fino al 6 gennaio, l’installazione artistica L’albero velato realizzata con materiali riciclati, mentre per la fine dell’anno uno spettacolo pirotecnico. Domenica 5 gennaio poi la Befana passerà sul territorio del municipio fermandosi a piazza Don Bosco, piazza Scilla, piazza Castrolibero, e ancora a villa Lazzaroni, in via Appia Nuova 520. Il 5 inoltre concerto della Banda Cecafumo a via Campo Farnia in zona Capannelle. Informazioni particolareggiate su http://www.060608.it/it/eventi-e-spettacoli/manifestazioni/natale-capodanno-ed-epifania-nel-municipio-vii-di-roma-capitale.html.[Continua]
I vecchi mostri
La Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma inaugura a Palazzo Massimo, dopo un lungo iter di sistemazione dello spazio, Mostri. Creature fantastiche della paura e del mito. Dai musei di tutto il mondo cento reperti raffiguranti animali fantastici, incroci tra esseri, figure dalle fattezze abnormi ed orribili. Grifi, Chimere, Gorgoni, Centauri, Sirene, Satiri, Arpie, Sfinge, Minotauro, Tritone, Pegaso, Scilla e Idre. In scultura o terracotta, per affresco o mosaico, su vasellame e armi; dai musei di Atene, Berlino, Basilea, Vienna, Los Angeles e New York, oltre che da quelli italiani, tutto quello che di visionario nella cultura classica, la nostra cultura, si può riconoscere in rapporto con l’angoscia, il terrore e lo spavento che lo stare al mondo comporta. Il nucleo tematico dell’esposizione sta nell’avvicinare quelle visioni agli innumerevoli recuperi che l’arte e i soprattutto il cinema ne hanno fatto nel mondo contemporaneo. Non per niente il 20 dicembre, per l’apertura, sono stati invitati Scott Ross e Shane Mahan, premi oscar di Hollywood che i mostri li hanno più volte resuscitati, facendo la storia degli effetti speciali, in Aliens, Predator, Edward Mani di Forbice, Big Fish e Jurassic Park, Terminator.[Continua]
Lo Studio 5 a Fellini
Venerdì 20 dicembre 2013, alla presenza del ministro dei beni culturali Bray, Luigi Abete, capo e azionista di maggioranza insieme ad Aurelio De Laurentis e Diego della Valle della IEG, la holding che controlla Cinecittà Studios, scoprirà la targa che dedica lo Studio 5 a Federico Fellini che di quel teatro aveva fatto il suo tempio. Chissà se l’occasione sarà propizia per dare soluzione ai problemi di bilancio e alla destinazione d’uso del luogo che ha reso possibile la stagione fondativa del cinema italiano ed internazionale. La rinegoziazione del canone di locazione degli studi che la holding paga allo Stato; l’utilizzo del marchio per la realizzazione del grande parco a tema Cinecittà World sulla Pontina; i famosi 7 milioni di euro che doveva essere spesi dall’anno passato per rilanciare gli studi in quello che dovrebbe rimanere il loro scopo principale: fare film. Lo Stato, non sapendo come far fronte al declino degli stabilimenti, nel 1997 ne affida ai privati (in primis Abete) la gestione con la promessa di investimenti per il rilancio della produzione cinematografica. Promessa avventata.[Continua]
Cinecittà. Artigianato natalizio
Tra i numerosi mercati natalizi vi segnaliamo Prendi l’arte; alla sua undicesima edizione, questa manifestazione ci è prossima perché occupa la parte di piazza Cinecittà antistante gli uffici del municipio. Non le solite cianfrusaglie ma trenta artigiani che lavorano pelle, cuoio, tessuti e metalli per creare pezzi unici di abbigliamento, bigiotteria, oggettistica. Organizzati in un’associazione non verticistica, gli espositori allestiscono accanto agli stands un laboratorio in cui ciascuno di essi può, almeno in parte, mostrare ai visitatori l’utilizzo dei materiali, delle tecniche e il processo creativo che porta alla nascita dell’oggetto artigianale, e in certi casi invitarli a partecipare, sotto al loro guida, al lavoro manuale. Si cerca così di recuperare il legame che esiste tra il prodotto e l’essere umano che l’ha ideato e costruito, mitigando gli aspetti di serialità, meccanicità e alienante disumanizzazione di quella che, in altri tempi, senza vergognarci e con tono scientifico, avremmo chiamato merce. A completare il clima caldo e condiviso, spettacoli di artisti e una lotteria con 30 premi a disposizione, uno per artigiano. Fino al 24 dicembre 2013 dalle 9 alle 21. http://www.prendilarte.it/index.html, per maggiori informazioni.[Continua]
Ossa da interpretare. Museo di via Ostiense
Negli ultimi anni La Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma ha setacciato i sepolcreti di Quarto Cappello del Prete non lontano dall’antica città di Gabii, della grande necropoli Collatina, del complesso funerario nel quartiere di Casal Bertone tra le vie Tiburtina e Prenestina, sulla via Tuscolana presso laVilla dei Settebassi, della necropoli di Osteria del Curato, quella di Via Padre Semeria e della necropoli di Castel Malnome; il risultato sono le ossa in buono stato di 1361 individui vissuti prevalentemente in epoca imperiale. Con l’apporto delle università La Sapienza, di Tor Vergata, di Pisa, e della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, attraverso una ricerca multidisciplinare condotta sugli scheletri e sulle fonti storiografiche e scientifiche antiche, ora è in grado di svelare cosa mangiavano, di quali malattie e infortuni soffrivano, come si curavano, quali mestieri praticavano, quando e come morivano gli abitanti senza nome della città guida del mondo. Nelle ossa c’è tutto l’essere umano. O almeno quanto di ripetitivo, fatidico, irriflesso compie e subisce durante i suoi giorni. dalle ossa possiamo capire la sua condizione, il suo destino e quanto nel suo tempo gli è scaduto di coscienza o forse gli è diventato oscuro perchè fatale.[Continua]