L’Archivio Luce, primo tra gli archivi italiani di audiovisivi, è stato iscritto nel Memory of the World, programma dell’Unesco che dal 1992 riconosce, valorizza e tutela gli archivi storici di scritti, documenti, fotografie e filmati, considerati fondamentali per la conoscenza e la comprensione della storia dei popoli e delle culture. L’Ente ministeriale di via Tuscolana 1055, dal 2011 Istituto Luce Cinecittà srl, conserva e dà accessibilità per ora a 12000 cinegiornali, 6000 documentari, e 3 milioni di immagini, conservate dal 1925, anno della sua fondazione, ma prodotti anche prima. In realtà la nomination, già all’epoca della richiesta di iscrizione, riguardava solo parte di tutto questo patrimonio, ed in particolare i cinegiornali filmati tra il 1928 e 1946, e le fotografie scattate dal 1927 al 1956; di essi la gran parte documenta gli anni ’20 e ’30, il periodo nel quale l’Istituto Luce fungeva da motore della propaganda fascista, raccontando trionfalmente i passi di Mussolini e del suo regime.[Continua]
Gran Finale Innovactionlab 2013
Oggi pomeriggio a partire delle 14:00, le 8 startup scelte nel 2013 per partecipare alla Finale Nazionale di Innovactionlab, laboratorio formativo per le nuove idee imprenditoriali digitali e non, insieme alle startup provenienti da tutta Italia, avranno la vetrina del Palazzo dei Congressi dell’Eur per pitchare, cioé presentarsi ai 100 investitori e 40 fondi venture capital, i quali potranno decidere di finanziarne qualcuna. Tra le proposte dei fortunati team finalisti, idee germinali e semplici che, come sempre nel nostro mondo totalmente interconnesso, possono avere una ricaduta imprenditoriale enorme. C’è la piattaforma che consente di condividere esperienze degustative di vino con altri appassionati tramite un formulario non impegnativo (WineNot); applicazioni utilissime come Walletsaver che estrapola le abitudini telefoniche per suggerire il miglior piano tariffario per lo smartphone, o Brainable, una piattaforma di esercizi online finalizzati alla riabilitazione di persone con handicap cognitivi; o ancora Leevia, luogo virtuale per le aziende che vogliono sponsorizzare enti no profit.[Continua]
Cinema come arte
A partire dagli anni ’60 gli artisti d’avanguardia in Italia e a Roma si accorgono che la macchina da presa può essere usata con un fine diverso da quello narrativo. Solo in parte la potenza del mezzo cinematografico si esprime nel riprendere scene e persone, e nel creare con il montaggio l’illusione di continuità causale per le une e psicologica per le altre. Alcune menti già versate nella sperimentazione senza limiti, si accorgono che la luce, i colori e le immagini in movimento sullo schermo possono avere una resa estetica che va oltre l’industria del cinema. Quella produzione, soprattutto anni ’60 e ’70, con un paziente lavoro di restauro e conservazione da parte del Centro Sperimentale di Cinematografia – Cineteca Nazionale, viene riproposta al Macro nell’ambito della mostra Ritratto di una città. Arte a Roma 1960 – 2001. Tre cicli, 25 26 27 giugno, 4 e 5 luglio e 11 12 16 luglio, rivalutano la produzione di video e film artistici di Mario Schifano, Luca Maria Patella, il cinema d’animazione di Pino Pascali, Claudio Cintoli, Magdalo Mussio, fino ai nostri giorni; infine, nelle ultime proiezioni una vera monografia su Gianfranco Baruchello, pioniere[Continua]
Bando CSC Lab musica per film
Aperto il bando di concorso CSC Lab 2013 per scegliere i musicisti che parteciperanno al corso laboratorio che si terrà presso il Centro Sperimentale di Cinematografia tra il 9 settembre e il 31 ottobre 2013, con il tema Musica per Film. Le regole sono scaricabili dal internet sul sito del Centro Sperimentale di Cinematografia. Oltre i docenti titolari, Federico Savina, Giovanni Rotondo e Sergio Blasetti, il laboratorio si fregia della direzione artistica di Bruno Coulais, pluridecorato compositore di film come Coraline, Fiumi di Porpora, Microcosmos, e degli interventi di musicisti quali Nicola Piovani, Paolo Buonvino, Carlo Crivelli e Pivio. Oltre ai esercitazioni pratiche e alla possibilità di collaborare con i registi del Centro, il laboratorio presenta una solida introduzione agli aspetti storici ed estetici della musica per il cinema, all’orchestrazione e all’utilizzo dei software più evoluti per la gestione di colonne sonore.[Continua]
L'ex sottostazione Atac di Lucio Sestio
La linea tramviaria che collegava il centro a Cinecittà prima della Metro A, sin dagli anni ’30, per compensare la inevitabile caduta di tensione, dopo un po’ di km si rialimentava all’altezza dell’attuale incrocio tra via Tuscolana e via Lucio Sestio presso l’apposito edificio di sottostazione elettrica. Quell’edificio esiste ancora, abbandonato, invisibile da decenni in mezzo ai palazzoni di edilizia popolare, e fa lo stesso effetto di un cardo in mezzo alla gramigna dominante in un campo coltivato anni prima a carciofi e poi abbandonato. Un architettura fino all’incoerenza prodiga di spazio e decorazione, avulsa dalla edilizia intensiva che avrebbe servito il popolo senza casa dagli anni ’60 in poi. Dal 2008, nonostante l’Atac cerchi di venderlo, un collettivo di donne provenienti dalle lotte per la casa, con il nome di Lucha y Siesta, la occupano, ripuliscono, abbelliscono e ne fanno un centro di aiuto e accoglienza, dando un tetto ad altre donne, molte volte con figli piccoli, che non ce l’hanno più.[Continua]