1700 anni esatti dell’Editto di Costantino, – celebrati dal Museo Diocesano di Milano con una mostra, ora e fino al 15 settembre 2013 al Colosseo in forma arricchita – dimostrano quante trappole si annidino nel linguaggio. Editto di “tollerenza” viene definito un documento in cui Costantino e il suo collega ad oriente Licinio pare attribuiscano libertà di culto a tutte le religioni sul territorio dell’Impero, ma col quale in realtà riconoscono in modo politicamente furbo il primato al cristianesimo, di fatto già radicato – sul perché si potrebbe dissertare a lungo – tra le classi al comando della società romana. Una scelta di equilibrio interessato in cui il riconoscimento per tutti i culti ha luogo sotto la spinta alla supremazia del cristianesimo religione delle élites che deve ancora, sebbene per poco, collimare con esigenze e fazioni non del tutto domate. E lo dimostra la serie di provvedimenti assunti dal potere imperiale con il concorso della corte e di un clero sempre più invadente, che porteranno infine Teodosio[Continua]
Soulages, il colore nero
In quasi un secolo di età e 60 anni di pittura, Pierre Soulages dimostra quanto il nero, il buio, il nulla primigenio involuto e non risolto, trasposto sulla tela e offerto allo sguardo mobile dello spettatore, si muove esso stesso, esprime un senso e sprigiona luce vitale. Un percorso la cui longevità biologica e lucidamente creativa dialoga in opposta simmetria con quello breve e distruttivo di Rothko, termine naturale di confronto, per il quale l’astrazione, la tela colorata sono state il codice del baratro, il portale d’ingresso prima violaceo di depressione, poi cremisi di vene svuotate. E gli ultimi anni, tra i suoi 80 e 90, pur nelle misuratissime innovazioni tecniche e di materiali, sì sono gli anni della maturità, ma quella già raggiunta dalla fine degli anni ’40. A Villa Medici, l’Accademia di Francia di Roma, con l’aiuto del Musée des Beaux-Arts di Lione espone in Soulages XXI secolo, le opere dell’ultimo decennio dell’inesauribile quanto celebrato pittore francese. http://www.arte.rai.it/articoli/opere-in-nero/20421/default.aspx[Continua]
Hortus Urbis, giardino di tutti
Teniamo d’occhio su http://www.hortusurbis.it/ le attività di Hortus Urbis, esperienza aperta a tutti di orto e giardino condiviso, promosso dall’associazione Zappata Romana e del Parco Regionale dell’Appia Antica, in prossimità della sede dell’Ente Parco in via Appia Antica 42. All’interno di spazi inutilizzati, 16 aiuole coltivate con varietà di piante e fiori scelte nell’ottica di ciò che potremmo definire archeologia botanica tra quelle citate da Columella, Plinio il Vecchio, Catone, Virgilio e scoperte degli scavi di Pompei; e ancora una compostiera, un forno in terra cruda, una pergola e un impianto di irrigazione per insegnare la cura ecocompatibile di giardini e orti ai bambini e a chiunque voglia partecipare. Il Parco accoglie così l’esperienza spontanea degli orti condivisi, esempi di gestione autonoma del verde urbano, in cui normali cittadini, oltre a riprendere contatto con la terra, salvano dal degrado pezzi di città.[Continua]
Design e Pop Art nel cinema italiano
Da oggi fino al 30 giugno la Biblioteca Angelica a piazza Sant’Agostino mette in mostra il progetto editoriale Pop Film Art, già presentato a Venezia, con le 40 immagini che i curatori, con la l’aiuto del Centro Sperimentale di Cinematografia, Cinecittà Luce e le edizioni Sabinae, hanno sapientemente tratto dai fotogrammi dei nostri film popolari e d’autore. Negli anni ’60 e ’70 le geometrie, le curve e le campiture colorate o bianco e nere, le poltrone, le lampade, le decorazioni contorte, insomma la Pop Art entra nel cinema italiano, come assenso di registi e scenografi al profondo senso di rivolta e svecchiamento; il cinema da popolare, come era sempre stato, diventa pop, cioè a dire che anziché ispirarsi al popolo ed ad cercare di esprimere sentimenti popolari, come fino ad allora aveva cercato di fare con scopi molte volte manipolatori, comincia a voler guidare, addomesticare la spinta alla trasgressione rivoluzionaria, dettando ciò che in alternativa il popolo deve desiderare, quali ambienti deve abitare, quali colori deve scegliere per vestirsi, illuminandolo[Continua]
Tra Frascati e Tor Vergata la nuova fisica
Segnaliamo due iniziative del prestigioso Istituto Nazionale di Fisica Nucleare presso i laboratori di Frascati, una delle eccellenza per la ricerca scientifica presenti sulla nostra porzione di Roma. Nonostante siano rivolti al mondo della scuola, esse cercano di dare un seguito divulgativo e di promozione della cultura scientifica su ambiti della fisica moderna pochissimo frequentati dalla comunità, se non per improvvisi lampi mediatici che lasciano l’emozione della conoscenza più che conoscenza vera e propria (ultimo caso Bosone di Higgs). Se non si può affrontare di petto l’ormai annoso consumo di meningi che si nasconde dietro termini quali meccanica quantistica, modello standard, simmetria, teoria delle stringhe, sicuramente si può darne un’idea che serva da stimolo ad alcuni volenterosi per affrontarli in futuro. Dal 10 al 21 giugno, per 140 studenti provenienti da 45 scuole di tutta Italia ci saranno Stages estivi residenziali sulla nuova fisica e[Continua]