Nello spazio della Fandango a Palazzo Incontro una mostra che solletica la memoria di quanti, forse l’intero popolo italiano, abbiano aperto, sfogliato, guardato, letto un fumetto della già Audace Sergio Bonelli Editore. Con l’apporto di oltre 200 tavole disegnate negli albi della casa editrice da circa 50 autori, in questa mostra itinerante la storia del fumetto italiano in personaggi del mito western come Tex, Zagor, Comandante Mark, Piccolo Ranger, e poi l’evoluzione fantasy con Dylan Dog, Martin Myste’re, Magico Vento, Julia, Dampyr, Nathan Never, fino agli ultimi Saguaro, Dragonero e Gli Orfani, con una attenzione particolare, oltre che all’opera fondamentale di Sergio, figlio del fondatore, ad Alfredo Castelli, eccezionale inventore delle storie di Martin Myste’re. Anche se non vogliamo tener conto della cultura popolare italiana infusa in questi albi, questo è comunque un ottimo tributo a quanti di noi in tenera età hanno passato i pomeriggi sull’ultima uscita e si sono faticosamente impegnati a raccogliere gli spiccioli da consegnare all’edicolante.[Continua]
MAshRome il festival
L’arte, come ogni attività umana, si è sempre nutrita delle precedenti conquiste e sempre gli artisti hanno fatto i conti con il passato e la memoria. Pensiamo a quanto – facile esempio -il genio rinascimentale ha profittato della corrente emozionale degli artisti che faticosamente, con viaggi e sopralluoghi, si avvicinavano, tramite un lungo meticoloso studio, all’archeologia classica, per poi investirla nel gioco creativo con le loro opere. L’impatto con la memoria, propria e collettiva, nascendo da un contatto viscerale tortuoso voluto, dopo aver soffocato anima e mente in un profondo oceano di conoscenza dava modo, senza sconti, alle nuove generazioni di riemergere e cominciare il proprio discorso creativo. Poi la televisione, poco dopo internet, e tutta la memoria, tutto il passato, immagini, suoni, arte, cinema e persino vita ci sono sempre, costantemente presenti, e costantemente possiamo accedervi; allora la memoria incomincia a perdere quel bagaglio di emozioni legato al viaggio nel tempo fatalmente nebuloso, alla battaglia insidiosa col ricordo; si priva[Continua]
Il mondo negli antichi suoni
All’Auditorium il 3 e 4 maggio 2013 ancora Experimentum Mundi, plurirappresentata e pluripremiata opera di musica contemporanea, eseguita per la prima volta il 15 luglio 1981, ben esemplificativa del percorso di Giorgio Battistelli, compositore uscito dalla musica e ritornatovi a stretto giro, contaminandola di teatro, letteratura, realtà. Un attore legge l’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert alle voci che descrivono i mestieri e relativi attrezzi, mentre un folto gruppo di artigiani di Albano Laziale usa in quegli stessi strumenti di lavoro davanti al pubblico per costruire i propri manufatti, facendo attenzione di andare a tempo con una orchestra varia, prevalente di percussioni, e coro di voci femminili. Lo scalpiccio di calzolai, arrotini, falegnami, bottai, fabbri ferrai, selciaoli, scalpellini, muratori al lavoro, privatissima memoria dell’autore, si impone come l’unica autentica esperienza del mondo, quella infantile. http://www.youtube.com/watch?v=1SjFoSi7zLk.[Continua]
L'arte newyorkese al Palazzo delle Esposizione
Negli ultimi 50 anni New York, ombelico e testa della potenza americana, è stato il centro della scena artistica mondiale, non lo si può negare. Luogo della centralità culturale politica ed economica, si è presa anche il vezzo di dettare le immagini, le metafore che fossero capaci di interpretare nel bene e nel male l’America e il mondo, così come quella ha cambiato l’economia, la politica, la cultura di questo. Ma né l’America né il mondo sono gli stessi ed oggi non sappiamo se la New York ferita e rigenerata del 2013 abbia conservate le stesse prerogative, in un pianeta senza centro. Sappiamo che i poteri esistono da qualche parte e che si veicolano con rapidità in canali diversi, e ciononostante vediamo che gli artisti di New York prendere spunto dalle immagini del loro universo visivo, seppure mutato, a volte desolato e infido, per continuare ad esercitare il loro potere di confezionare metafore che ci dicano cosa siamo. “Empire State. Arte a New York oggi“, al[Continua]
A Roma accelleratore d'impresa Working Capital
Dal 2009 Telecom Italia, fiutando i tempi e il modello Silicon Valley, avvia alla realizzazione nuove idee d’impresa con azioni di consulenza, favorisce l’incontro tra esse e finanziatori venture capital, finanzia essa stessa, attraverso i cosiddetti “grant” – pacchetti di 25000 euro – le più interessanti e innovative; tutto con il programma Wcap, Working Capital. Da quest’anno integra l’iniziativa con la creazione di tre accelleratori – luoghi fisici organizzati in cui università, incubatori d’impresa e forze locali sono chiamati a collaborare per fornire un servizio di consulenza e formazione, lavorando insieme ai team di possibili nuovi imprenditori -, a Milano, Catania e appunto a Roma in via Santa Maria in Via. Quest’ultimo, inaugurato il 19 aprile, sarà accessibile a tutti per conoscenza e informazione, ma le imprese in nuce che vorranno entrarvi per partecipare al programma di accellerazione dovranno registrare il proprio progetto sul sito di Working Capital entro il 30 maggio 2013.[Continua]