La sede dell’Ente Parco dell’Appia Antica da 19 al 21 aprile 2013 diventa il punto di incontro dell’anima verde dei quartieri di Roma. Organizzato dall’associazione Think Green Factory con il sostegno dell’Ente Parco e del XI Municipio e la partecipazione, oltre che delle espressioni locali di Greenpeace e Wwf, di tutto il movimento associativo romano votato all’ecocompatibilità, il Think Green Ecofestival per il secondo anno con esperienze di vita ecosostenibile tenta di farci capire come sopravvivere rinunciando a illusorie comodità, ma anche riscoprendo condotte meno inquinanti. Orti urbani, riciclo, creazioni artistiche rispettose dell’ambiente, eco design, prodotti enogastronomici bio, con un occhio particolare quest’anno alla mobilità in bici. Laboratori, esposizioni, ma anche proiezioni cinematografiche in tema, oltre alla possibilità di visitare il Parco dell’Appia Antica in bici. Ingresso a sottoscrizione libera.[Continua]
Novità Casaidea
Appuntamento primaverile con i mobili e le ristrutturazioni di Casaidea 2013 della cooperativa Moa per un intera settimana, dal 20 al 28 aprile 2013. Nuove soluzioni per mobili, materiali innovativi di ristrutturazione, tappezzeria, giardinaggio, e tutto quanto possa servire a fare, rifare o rinnovare la propria casa. Inizialmente rivolto agli operatori del settore, è inutile negare che il successo che ha consentito l’edizione n. 39 è legato alla partecipazione del pubblico di coloro che semplicemente, per necessità o per voglia di cambiare, come privati cittadini sono in cerca di ispirazione per rifare il bagno, ristendere il pavimento, defenestrare cucina e soggiorno. Ispirazione da design, potremmo definirla, una malattia giustamente contagiosa negli ultimi anni. Impossibile quantificare come una manifestazione come questa possa contribuire ad ingolfare i già non troppo scorrevoli corridoi dell’Ikea al sabato.[Continua]
Alighiero e Boetti romani
Dopo la definitiva consacrazione internazionale al Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid nel 2010/11, e al Tate Modern di Londra nel 2012, al Maxxi, – il tempio italiano dell’arte contemporanea, quella fatta e quella che si farà, – qualcuno si è convinto, senza timore di sbagliare, a celebrare Alighiero Boetti, esponendo il suo lavoro a Roma dopo il 1972. Ecco, cercare il motivo per la sua valorizzazione nella prospettiva di una mutazione genetica della sua arte al suo trasferimento in città, può apparire limitante per un artista che ha viaggiato, si è confrontato con il mondo e che il mondo ha capito. Il passaggio dall’arte povera torinese in bianco e nero al colore romano non travia affatto il suo procedimento originario, incentrato sulla cura dell’idea, del progetto, diremmo sulla programmazione in linguaggio macchina dell’opera, e contemporaneamente sulla assoluta svalutazione della sua realizzazione pratica. Proprio nella serie degli arazzi[Continua]
Antica chirurgia al Museo di Medicina della Sapienza
L’imperatore è vicino ma nessuno lo ha visto, se non in effigie. Una villa suburbana a Fidenae reddito di rango senatorio, o di alta burocrazia imperiale, e la comunità al servizio dei campi e degli animali. Il tempo è un ciclo continuo e fatale di fatiche e sofferenza e nessuno ne chiede ragione, se non che a volte, e te lo aspetti, all’improvviso si increspa di orrore e sommesso stupore. Uno schiavo, forse un liberto, osserva il frutto dei suoi lombi, un bambino di non più di cinque anni, ricchezza e braccia future. Da un po’ la sua testa si gonfia senza posa nella parte superiore destra, tira i lineamenti di zigomo, guancia e mento, tende le tenere ossa del cranio fino a separarne le commessure e qualcosa dentro vuole posto; si può accettare, nessuno intorno sa e sa fare. Lancinante emicrania, dolore vomito pianto e infine prostrazione e catalessi. Il destino è destino, ma qualcuno sa come scacciare i demoni. A Roma, forse mosso da una[Continua]
Vigamus, tutto su Alien
Ad anni luce dalla Terra il computer Mother veglia sulla nave mercantile Nostromo in viaggio di ritorno. Allertato da un misterioso sos proveniente dal satellite di un pianeta inesplorato nei pressi, sveglia l’equipaggio ibernato. Gli astronauti, costretti dal protocollo, scendono sul satellite ad aiutare gli eventuali naufraghi, ma è un trappola. Una terribile razza aliena che si riproduce e si nutre cannibalizzando le altre forme viventi vi ha deposto le proprie uova. Durante la perlustrazione, una si schiude e consente ad un viscido polipo di uscire ed attaccarsi al viso di uno degli esploratori, provocandone il coma. Dopo gli inutili tentativi dell’equipaggio, il polipo muore staccandosi da sé e lo sfortunato sembra tornare in salute. Una volta sull’astronave però un’alieno appena nato viene fuori dal suo ventre e con la complicità di un androide presente come ufficiale scientifico, sfugge all’equipaggio diventando una implacabile presenza omicida sulla Nostromo.[Continua]