I superstiti della Cinecittà negli anni sessanta e settanta, dove, tra realtà e finzione, si mescolavano le illusioni più diverse: l’attore dalmata approdato ai primi “spaghetti western”, il cubano alto borghese e raffinato Thomas Milian che racconta la sua auto-eclissi nel personaggio del “Monezza”, e persino il vero poliziotto, infiltrato negli ambienti malavitosi di Roma, che rimpiange la sua mancata partecipazione ad un film di Fellini.
E ancora, il collezionista filosofo che possiede una quantità di foto originali di Pasolini. La periferia raccontata da Walter Siti; La figura dell'”ippico”, esperto a 360 gradi delle corse dei cavalli che racconta il tramonto di quel mondo e insieme del santuario che più lo rappresentava, l’ippodromo di Capannelle; quindi il Lenin in visita agli operai delle fornaci di mattoni di Valle Aurelia nel 1908 secondo lo scrittore Francesco Pecoraro. Fino a Zeman, allenatore di entrambe le squadre romane, un esempio di purezza contro il calcio corrotto, e al calciatore della Lazio anni settanta vicino a Lotta Continua, poi svanito nel nulla.
Una Roma tra luoghi e personaggi insoliti nel documentario costruito da Giuseppe Sansonna per la serie Rai Di là dal fiume e tra gli alberi. https://www.raiplay.it/video/2023/04/Di-la-dal-fiume-e-tra-gli-alberi-S5E11-versione-ridotta-0eb6c645-db5d-440a-83b3-c1e83da357a9.html