Il Kino, una vivace cineclub nei pressi del cinema Aquila, porta a Roma dal 23 al 27 gennaio 2013 i corto e lungometraggi del Raindance Film Festival di Londra, una rassegna che, sulla scorta ironicamente riferirata al più famoso Sundance, dà spazio al cinema indipendente, quello vero, fatto con pochi mezzi, con pochi o addirittura senza soldi e che si affida principalmente al talento e alla capacità di scrittura di chi vi si cimenta. Non solo, ma nelle cinque giornate, non gratis intendiamoci, induce Elliot Grove, l’intrapendente fondatore, a tenere una serie di workshop, di lezioni insomma, dai titoli significativi quali 99 Minutes Film School, 99 minuti per imparare a fare un film, dalla scelta della sceneggiatura alla distribuzione; e ancora Lo to No Budget Film Making e Writing for Low Budget Films, in altre parole, non abbiamo i soldi ma il film lo possiamo fare lo stesso. http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Qm1X9nNYuRQ#![Continua]
Appia Antica parco geodetico
Non lo sanno in molti, è comprensibile, ma il 12 gennaio corrente anno, il dottor T. Aebischer del dip. di Matematica e Fisica dell’Università di Roma Tre, insieme ad alcuni collaboratori, dopo due anni di studio della documentazione e sopralluoghi, ha riportato alla luce il caposaldo B della base geodetica tracciata lungo l’Appia Antica da A. Secchi, direttore dell’osservatorio astronomico dello Stato Pontificio, tra il 1854 e 1855; base geodetica di cui si era trovato, già nel 1999, il caposaldo A, davanti alla Tomba di Cecilia Metella, in mezzo alla sede stradale. In poche parole, una linea lunga poco più di 12 km da utilizzare come prima base per la costruzione di una mappa cartografica dello Stato Pontificio per mezzo della triangolazione, metodo per disegnare cartine geografiche in uso sin dal ‘500.[Continua]
All'ex pastificio Cerere il colore di Berger&Berger
Fino al 15 di febbraio per fare esperienza degli studi sulla luce del duo francese Berger&Berger, per la prima volta in Italia, al Pastificio Cerere, con le installazioni de La Densità dello Spettro. lo spazio spoglio, conservato e fedela alla sua vecchia funzione di stoccaggio del grano, si presta alle contorte elucubrazione sul colore, e per contro ai minimali effetti visivi dei due artisti. Entità, il colore, sui cui si propone un discorso ben radicato nella storia scientifica, tecnica e artistica – da Goethe e Newton, fino ad Johannes Itten – e che invita a riflettere su come la sua origine materiale, studiata, manipolata, e organizzata in un spazio architettonico altrettanto manipolabile, possa sortire una sensazione estetica predeterminata in chi vi si immerge.[Continua]
Colosseo, interni a colori
L’archeologia stravolge sempre le idee che sedimentano per anni, a volte per secoli, dentro di noi. Capita così che durante i lavori di consolidamento di pareti e volte del terzo anello, in vista di un’eventuale apertura al pubblico, vengano rinvenuti strati di intonaco con tracce di affreschi a più colori. Ed è singolare che sia un settore di passaggio, un ambiente secondario, a costringerci al rivedere l’immagine pallida di travertino che nei secoli ci siamo fatta dell’Anfiteatro Flavio. I restauratori hanno scoperto, nell’ordine, iscrizioni in rosso, risalenti alla fase cantieristica, 72-80 a.c., di archivazione dei blocchi di travertino; una “zoccolatura” in rosso alta 1,60 metri e tracce di affreschi policromi sulle pareti; Tracce di azzurrite a testimonianza di affreschi policromi su bianco alle volte; il tutto, insieme a motivi vegetali ed erotici, risalente all’epoca d’uso dell’anfiteatro post incendio del 217 d.c.. Insomma i mendri del Colosseo, un tripudio di colori. http://video.repubblica.it/edizione/roma/il-colosseo-a-colori/115697/114101[Continua]
I Tarantinati Al Cinema Trevi
Oggi succoso appuntamento di cinema. Chi ha una certa età si ricorda che negli anni ’60 e ’70 e all’inizio degli anni ’80, il cinema italiano ha prodotto con pochi mezzi e con tanta fantasia, e comunque in maniera originale, films di genere – fantasy, horror, western – che allora ci impressionavano, ma che mai avremmo pensato, tranne che per qualche caso, sarebbero potuti diventare un paradigma del cinema mondiale. Un quantità di registi, sceneggiatori e tecnici, con un know how formatsi nella temperie del cinema di Visconti, Rossellini, De Sica ecc., ci provava da sola. Negli ultimi quindici anni il cinema americano, attraverso il genio squinternato di Quentin Tarantino ha recuperato l’immaginario che ne veniva fuori, nei fims suoi e della sua cricca, ed ha voluto rivalutare e conoscere molti di quei registi. Per questo noi possiamo sapere che esistono autori come Enzo G. Castellari, Alberto De Martino, Ruggero Deodato, Roberto Girometti, Romolo Guerrieri, Gianfranco Parolini, Franco Rossetti, Giancarlo Santi, Tonino Valeri. Marco Giusti li raccoglie stasera per un dibattito al Cinema Trevi, sala gestita dal Centro Sperimentale di Cinematografia.[Continua]