Replica il 9 febbraio all’Auditorium della Conciliazione del faraonico spettacolo dedicato alla musica dei Pink Floyd, da Atom heart mother a The final cut. Più che un omaggio alla gruppo, il punto su un epoca e su un modo di fare musica che pur nel suo portato retorico, riusciva ad avere un respiro al di fuori del mercato e della superficiale fruizione, nei tempi di ascolto, nella complessità di composizione, nel riferimento, come negli anni settanta tutto il progressive rock faceva, alle ascendenze culturali più disparate, musica classica, jazz, contemporanea, etnica; tradizioni, intendiamoci, rivissute con creatività e perizia esecutiva e non in maniera parassitaria, come generalmente il pop ha fatto fino ad oggi, rubando quel ritmo, quel timbro e ripatendolo all”infinito a seconda della presa commerciale ottenuta. E per essere in tono con questa filosofia, la produzione non ha risparmiato, mettendo a disposizione del direttore Piero Gallo tre cori per novanta[Continua]
Carnevale Romano
Tutte le manifestazioni del redivivo Carnevale Romano si svolgeranno fino alla metà di febbraio, nel solco di una filologica tradizione, in o intorno a piazza del Popolo, tranne per due manifestazioni, uno spettacolo al centro culturale Elsa Morante e una sfilata sulla Tiburtina. Festa con le radici, come il Carnevale in generale, nell’anarchica e liberatoria ricorrenza dei Saturnalia dell’antica Roma, ripresa poi con vigore nel ‘400 dal papa Paolo II – strano per un personaggio repressivo nei confronti della prevalente cultura umanistica, incline di per sé al recupero delle antichità classiche – viene soppressa dai nuovi padroni piemontesi della capitale, i quali evidentemente giudicavano non credere nel suo valore come valvola di sfogo popolare a fronte degli incidenti e disordini che creava. Dal 2009 patrocinio e soldi pubblici l’hanno ripresa, forse nella convinzione che, per il popolo che oggi siamo, l’antica[Continua]
Riapre la Biblioteca Hertziana
Dopo un’attenta ristrutturazione e quasi vent’anni, venti milioni di euro dello Stato tedesco e l’architetto spagnolo Juan Navarro Baldewege consentono, il primo febbraio di quest’anno, di riaprire il Palazzetto Zuccari, all’incrocio tra via Sistina e via Gregoriana, sede della benemerita Biblioteca Hertziana; senz’altro, per chi nel mondo vuole studiare l’arte italiana e romana, il più importante riferimento di materiale bibliografico e fotografico riguardante il periodo posteriore al tardo antico, rinascimento e barocco in particolare. La biblioteca fu fondata a Roma nel 1913, come istituto della Kaiser Wilhelm Gesellschaft, grazie al lascito della collezionista d’arte Henriette Hertz, che nel 1904 aveva acquistato il palazzetto fatto costruire, con dispendio definitivo delle sue risorse, dall’artista urbinate Federico Zuccari agli inizi del ‘600. Tra le 900.000 fotografie e 277.000 volumi, solo 50% italiani, si conservano 17[Continua]
Piste del ghiaccio a Roma 2013
Un servizio al divertimento dell’equilibrio instabile con le piste del ghiaccio a Roma, un appuntamento tradizionale con l’inverno. Oltre quella all’Auditorium Parco della Musica, e quella permanente dell’villaggio Ice Park di via di Tor di Quinto, come anche il Grinzing Village, – suggestivo perchè sotto Castel Sant’Angelo – ve ne segnaliamo due in periferia, nate su iniziativa della Associazione Ice Park. Una sotto il muro di cinta degli stabilimenti di Cinecittà in via Lamaro, attiva giorni per 200 giorni; l’altra all’Aurelio in Piazza San Giovanni Battista della Salle fino al 31 marzo. 8 euro per un ora di pattinaggio, compreso l’affitto dell’attrezzatura e possibilità di partecipare a corsi di pattinaggio artistico.[Continua]
Le città impercorribili – Museo in Trastevere
Prorogata fino al 17 febbraio Urban Survivors. la mostra organizzata dal Medici senza Frontiere con le foto di Noor, una sorta di collettivo di fotografi e video-documentaristi impegnati nelle periferie più povere del mondo, presenti laddove l’organizzazione umanitaria opera. Un quadro da non trascurare per chi vuole comprendere la violenza, il degrado, l’assenza di diritti, la malattia e la povertà sul pianeta e i meccanismi che li generano. Cinque città, cinque denunce dello sfacelo.
A Dacca, nella zona peninsulare di Kamrangirchar, tre kilometri quadrati di discarica bastano a 400.000 persone per abitare. La gente vive nell’immondizia, respira i veleni, fa il bagno e lava gli indumenti nell’acqua del fiume Buriganga, una cloaca a cielo aperto dove le industrie della città riversano i loro mefitici scarti.[Continua]