Le Scuderie Aldobrandini del Museo Tuscolano di Frascati già dal 1 dicembre 2012 e fino al 7 aprile, nella mostra About Caravaggio. Visioni & Illusioni Contemporanee, raccolgono 25 opere dei maggiori artisti moderni e contemporanei, italiani e stranieri, ispirati, suggestionati, resi schiavi da Caravaggio e dal suo mito novecentesco. Citazioni e suggestioni che si sviluppano nelle forme più varie, dalla pittura in tutte le tecniche, alla videoarte, alle installazioni, alla fotografia. Noi citiamo Guttuso, Pistoletto, Ontani, Kounellis, Mirror, Muniz, Meneghetti, Nitsch, Serrano, Ventrone, Pedriali, Brotherus, ecc., fino a 25. Intanto dalla Galleria Corsini, fino al 3 marzo, arriva il Giovanni Battista del grande pittore, penultimo tra gli otto attribuitigli con il medesimo soggetto, in cui l’artista, è lecito dirlo, cita pervicacemente sé stesso. Realismo, sovraesposizione insolente della figura nella sua carne viva, sfondo drammaticamente scuro sono le sue conquiste. Ma se anche Caravaggio a tal punto crede in sé stesso da autoispirarsi, allora possiamo giustificare pienamente i nostri contemporanei. http://www.soprintendenzabsaelazio.it/[Continua]
L'Arancia Meccanica di Paul Harbutt al Museo Bilotti
C’è continuatà nella visione artistica anglossassone sul contenuto repressivo e distorcente dell’educazione, e lo dimostra questa esposizione colossale di ottanta opere di Paul Harbutt al Museo Carlo Bilotti. la denuncia sommamente retorica del progressive dei Pink Floyd in The Wall, come pure il sarcasmo espressionista e visivo del Kubrick di Arancia Meccanica, si muta nel pittore scultore angloamericano in ironia globale, attraverso l’uso del tratto grafico da illustrazione pubblicitaria primo novecento, didascalie al neon, e l’inserzione di fotografie segnaletiche da riformatorio. Le marachelle grandi e piccole di bambini adolescenti e ragazzi, lievi e pericolose, corrodono il contenuto necessariamente repressivo che il mondo adulto esercita sulla vitalità infantile, libertaria e non curante della stessa propria incolumità. Fino al http://www.youtube.com/watch?v=f5h7FLyByS0[Continua]
al Kino il cinema senza o con pochi soldi
Il Kino, una vivace cineclub nei pressi del cinema Aquila, porta a Roma dal 23 al 27 gennaio 2013 i corto e lungometraggi del Raindance Film Festival di Londra, una rassegna che, sulla scorta ironicamente riferirata al più famoso Sundance, dà spazio al cinema indipendente, quello vero, fatto con pochi mezzi, con pochi o addirittura senza soldi e che si affida principalmente al talento e alla capacità di scrittura di chi vi si cimenta. Non solo, ma nelle cinque giornate, non gratis intendiamoci, induce Elliot Grove, l’intrapendente fondatore, a tenere una serie di workshop, di lezioni insomma, dai titoli significativi quali 99 Minutes Film School, 99 minuti per imparare a fare un film, dalla scelta della sceneggiatura alla distribuzione; e ancora Lo to No Budget Film Making e Writing for Low Budget Films, in altre parole, non abbiamo i soldi ma il film lo possiamo fare lo stesso. http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Qm1X9nNYuRQ#![Continua]
Appia Antica parco geodetico
Non lo sanno in molti, è comprensibile, ma il 12 gennaio corrente anno, il dottor T. Aebischer del dip. di Matematica e Fisica dell’Università di Roma Tre, insieme ad alcuni collaboratori, dopo due anni di studio della documentazione e sopralluoghi, ha riportato alla luce il caposaldo B della base geodetica tracciata lungo l’Appia Antica da A. Secchi, direttore dell’osservatorio astronomico dello Stato Pontificio, tra il 1854 e 1855; base geodetica di cui si era trovato, già nel 1999, il caposaldo A, davanti alla Tomba di Cecilia Metella, in mezzo alla sede stradale. In poche parole, una linea lunga poco più di 12 km da utilizzare come prima base per la costruzione di una mappa cartografica dello Stato Pontificio per mezzo della triangolazione, metodo per disegnare cartine geografiche in uso sin dal ‘500.[Continua]
All'ex pastificio Cerere il colore di Berger&Berger
Fino al 15 di febbraio per fare esperienza degli studi sulla luce del duo francese Berger&Berger, per la prima volta in Italia, al Pastificio Cerere, con le installazioni de La Densità dello Spettro. lo spazio spoglio, conservato e fedela alla sua vecchia funzione di stoccaggio del grano, si presta alle contorte elucubrazione sul colore, e per contro ai minimali effetti visivi dei due artisti. Entità, il colore, sui cui si propone un discorso ben radicato nella storia scientifica, tecnica e artistica – da Goethe e Newton, fino ad Johannes Itten – e che invita a riflettere su come la sua origine materiale, studiata, manipolata, e organizzata in un spazio architettonico altrettanto manipolabile, possa sortire una sensazione estetica predeterminata in chi vi si immerge.[Continua]