La fotografia e il cinema, il loro rapporto è il tema del Festival delle Scritture Cinematografiche, nona edizione, all’Alphaville Cineclub del Pigneto, dal 12 al 16 dicembre. Proiezioni alla presenza di direttori della fotografia, a partire da Franco Di Giacomo, monumento al mestiere-arte, datore di luce dagli anni ’60 in poi al cinema d’autore, fratelli Taviani, Moretti, Scola, Bertolucci, che presenzierà alla proiezione de la Notte di San Lorenzo. E ancora Alessandro Pesci, nastro d’argento per Habemus Papam, e quasi David di Donatello per Caos Calmo; per finire il 16 con Sergio Salviati, senz’altro responsabile delle atmosfere gotiche nei film del genio precursore riscoperto Lucio Fulci. Il programma per intero su http://www.cineclubalphaville.it/Progetti.htm. Il regista prevede, il direttore della fotografia fa vedere. [Continua]
Mo Yan e le sue Passeggiate Romane
Stamattina su Rai 3, per La Storia Siamo Noi, il Docu-film del 2009 Passeggiate Romane, Roma vista dal premio Nobel cinese per la letteratura 2012, Mo Yan (Sorgo Rosso, Le sei reincarnazioni di Ximen Nao), una diario di viaggio quando Nobel non era. Il film, insieme a Notturno Bus di Marengo, faceva parte di una complessa operazione di scambio culturale e turistico con la Cina, paese in cui la censura permette un ingresso contigentato del cinema straniero, 20 americani e 5 per il resto del mondo, ogni anno. Promosso e finanziato dal Istituto Internazionale per il Cinema e l’Audiovisivo, in collaborazione con la Fondazione Roberto Rossellini per l’Audiovisivo, Anica, APT e China Film Association, con il contributo di Sviluppo Lazio e ATLazio, il filmato assume la forma di un spot turistico che vorrebbe promuovere Roma e il Lazio presso il promettente mercato cinese.[Continua]
Per TomTom Roma tra le città con più traffico
TomTom riceve sui satelliti i segnali dagli automobilisti possessori dell’apparecchietto, e cattura ogni loro posizione in una banca dati. Sceglie due posizioni su una strada, rileva i momenti successivi in cui la medesima automobile le occupa; stabilisce così il tempo occorsole per completare la distanza tra essi. E così per tutte le automobili che, durante la giornata, di lì passano, in tre fasce orarie stabilite: dal via libera della notte al ritorno a casa, nel traffico serale. Allo stesso modo fa per molte strade di 31 città europee, e può infine calcore la media dei tempi di percorrenza su ognuna di esse. Migliardi di coordinate, con un margine di errore di centimetri, vengono triturate per fornire il tasso di peggioramento del traffico (di quanto aumenta in percentuale il tempo necessario a percorrere una stessa via in momenti diversi della giornata) sulle strade delle città scelte; migliardi di nostri stare lì a[Continua]
Un mutevole castello di Bambù al Macro
Enel promuove l’arte contemporanea che racconta l’energia e quest’anno sceglie, alla sesta edizione, la grande installazione dei gemelli Mike e Doug Starn, che, coadiuvati un gruppo di collaboratori esperti, nel cortile del Macro hanno intrecciato migliaia di lunghe aste di bambù per innalzare fino a 25 metri un precario e mirabile castello, continuamente modificabile; ispezionabile dai visitatori, i quali possono percorrerlo e arrampicarvisi, previa una poco rassicurante firma su liberatoria. Un organismo che esprime il suo contenuto di energia fisica e mentale nel non essere mai finito, ma continuamente variabile nella semplicità modulare della dialettica tra il materiale bambù e i tradizionali metodi di legatura e incastro. Un inno alla energia creativa tra Lego e Ikea. http://enelcontemporanea.enel.com/.[Continua]
I Brueghel ditta a conduzione familiare al Chiostro del Bramante
Dopo i 97000 visitatori a Como in cinque mesi, Doron J. Lurie e Sergio Gaddi, assessore alla cultura del comune della città lombarda, in qualità di curatori propongono al Chiostro del Bramante dal 18 dicembre fino a 2 giugno 2013, la mostra sulla saga familiare dei Brueghel, pittori fiamminghi, tra XVI e XVII secolo. Cento e più tra dipinti e opere grafiche, già a Como, arricchite di un’altra ventina, per dar conto della singolare vicenda di una famiglia che ha coniato un linguaggio unico nella pittura fiamminga e rinascimentale. In realtà troviamo difficile una valutazione dell’esposizione senza aver visto quella di Como, al di là per l’ammirazione preventiva da attribuire l’indubbia destrezza nel raccogliere un insieme cospicuo di opere disseminato in moltissime collezioni private e musei stranieri e italiani quali Kunsthistorisches[Continua]