Cinecittà – La Fabbrica dei Sogni è il nuovo documentario di Emmanuelle Nobécourt trasmesso ieri da Rai Due dopo un biopic della stessa regista su Marcello Mastroianni, ed ora disponibile su Raiplay. Documentarista di lungo corso, la regista ha al suo attivo decine di documentari girati a partire dagli anni ’90, molti dei quali testimoniano il suo rapporto privilegiato con il nostro Paese. Oltre al Documentario su Mastroianni (Mastroianni l’italien idéal, 2014), ricordiamo tra gli altri Un Prêtre face à la Mafia (2015) dedicato a Don Pino Puglisi, Les Trois Morts de Mussolini (2016) e Claudia Cardinale, la créature du secret (2019).
Nella sua storia di Cinecittà per immagini – attraverso interviste a storici e protagonisti, filmati e foto d’archivio e una voce narrante mite ma ferma – la Nobécourt ha il merito, se non proprio il coraggio, di far emergere con un rinnovata energia non solo e non tanto quanto gli Studi e il Centro Sperimentale abbiano subìto le vicende alterne della storia italiana, ma come addirittura siano essi ad aver influenzato e plasmato in certi casi questa storia, anche oltre l’evidenza dell’iniziale periodo fascista; questo al punto di attribuire, per fare solo un esempio, in buona parte al cinema neorealista, figlio delle maestranze di Cinecittà oltre che dei grandi registi, l’animo mitigato degli Alleati nei confronti del Paese uscito dalla guerra colpevole e sconfitto.