Occasione unica per ammirare da vicino, presso Casa Vuota, home gallery del Quadraro, e solo fino al 9 febbraio 2019, le opere di un disegnatore illustratore di cui a molti forse sfugge il nome, ma del quale ognuno ha negli occhi le immagini, debordanti e oltraggianti il testo, che hanno illustrato prima i giornali satirici d’Italia e d’Europa, poi alcuni quotidiani popolari italiani, primo fra tutti La Repubblica.
Riccardo Mandelli con Amazzami porta nelle stanze dell’appartamento di via Maia la sua denuncia contro la violenza sulle donne, attraverso la versione pittorica delle sue signore dal corpo nudo ed anzi aperto nei dettagli anatomici più intimi, ma dallo sguardo fendente, fiero ed accusatore, pieno di sfida al punto da privare delle proprie difese l’osservatore che, nel tempo di una breve illusione, quelle donne le aveva supposte indifese. Lo fa sul medesimo asse, oggi notato da tanti, che è al tempo stesso politico, intimo e visivo, e porta dalle Baccanti Euripidee alla Suspiria di Guadagnino.
Devoto a tutto quanto risulta estraneo all’idea levigata di bellezza, Mandelli, sulla scia di Gustav Klimt e Egon Schiele, dell’irriverente contemporaneo Odd Nerdrum, ma anche nella tradizione di illustratori come George Grosz, utilizza ed esalta in funzione espressiva le pieghe rugose del collo e del ventre, un seno alle soglie dell’avvizzimento, una gamba inaspettatamente magra, l’escrescenza di grasso scompaginato sulla linea di un fianco, presunti difetti, per abolire la volgarità e promuovere l’estrema eccitazione dei sensi e della mente che solo l’umanità autentica è capace di suscitare.[Continua]