La Caligo memnon (Farfalla civetta) vive in Sud America ed è la testa di Memnone, il re di Persia e di Etiopia decapitato da Achille sotto le mura di Troia, ma anche un caso contorto di selezione naturale in cui il predato si difende assumendo le sembianze (l’occhio da gufo sulle ali) del predatore dei suoi predatori. Danaus plexippus (nativa del Nord America) condivide con l’eroe Danao l’attitudine alle lunghe migrazioni, in grado com’è di volare per più di 2000 chilometri; 10 centimetri di apertura alare tappezzata di sgargianti gradazione di arancio affascinano gli esseri umani, ma specie più avvertite della nostra e intenzionate a dare la caccia a questo lepidottero ne ricavano sicuro indizio di un pasto dal sapore pessimo.
Evoluta tecnica di difesa utilizzata anche da Papilio dardanus con una mimesi mendace elevata al quadrato: La femmina della specie assume secondo necessità la forma e i colori di altre specie di farfalle dal sapore sgradevole, un’abilità dissimulatoria di cui certo il Dardano fondatore di stirpi da cui prende il nome non sarebbe stato capace. Morpho peleides (Foresta Amazzonica) è blu, di un blu iridescente e innaturale che unito ai 15 centimetri e più di apertura alare le consente di difendersi senza nascondersi, ed anzi di imporsi ai suoi nemici con preventiva arroganza. Il maschio di Papilio demodocus e di specie simili, durante la copula con la femmina, una sfibrante ma pacifica cerimonia lunga a volte fino a due ore, rilascia uno spermatoforo che nell’uovo, oltre a principio fecondatore, porta un provvista di nutrienti proteici. Un equo contributo di energie alla gestazione, e un segno tangibile della parità naturale tra i sessi.
Questi e moltissimi altri strani esseri, con le loro incredibili storie, si possono trovare nella Casa delle Farfalle nuova edizione romana, allestita con la collaborazione del Municipio Roma VIII e del Parco Regionale dell’Appia Antica, Dal 23 marzo al 9 giugno 2019, presso l’area verde di via Appia Pignatelli 450.[Continua]