Palazzo Merulana, autentica novità culturale a Roma negli ultimi anni, nasce dall’incontro tra pubblico, Roma Capitale proprietaria dell’immobile, privato sociale, il gestore di servizi culturali Coopculture, e privato tout court, la famiglia di costruttori Cerasi attraverso l’omonima fondazione. L’inaugurazione dello spazio all’Esquilino a maggio 2018, dopo un anno e mezzo di lavori, ha portato a compimento un percorso iniziato nei primi anni duemila, con le giunte Rutelli-Veltroni.
Alla fine della fiera i Cerasi hanno speso sei milioni di euro per ristrutturare l’immobile (ex ufficio di igiene in abbandono dagli anni ’60, così malridotto che i più lo credevano bombardato durante la II Guerra Mondiale), ricevendo in cambio la possibilità di disporne per 88 anni come museo della loro fantastica collezione d’arte novecentesca (tra gli altri, Capogrossi, Donghi, Balla Mafai, Sironi, Raphaël, Janni, Cavalli, Pirandello, Ziveri, Ontani e Penone). A Coopculture il compito di gestire il palazzo come centro culturale dinamico, con eventi, mostre temporanee, letture e quant’altro, senza tralasciare tutte le attività di servizio connesse. 1800 metri quadri complessivi distribuiti su quattro piani e in più una terrazza.
La sinergia tra l’anima museale della Fondazione Cerasi e quella propensa alla gestione di eventi e servizi di Coopculture si manifesta tutta con GoGoGo! The Grade 2019, mostra che fino al 24 febbraio celebra i manga robotici giapponesi, Mazinga Z, Jeeg Robot d’Acciaio e Goldrake Ufo Robot, ben radicati nell’immaginario di almeno una generazione di ex adolescenti spettatori televisivi, con settanta opere tra illustrazioni, fumetti, concept-art, storyboard, serigrafia, board/videogames realizzati da autori italiani, venti sculture di teste in tema, ed una serie di eventi dal vivo. Come in tantissime altre casi, qui l’immaginario pop viene invocato a sostenere la pur prestigiosissima collezione d’arte delle élites (élite intesa sia come gusto che come proprietà), che da sola difficilmente riuscirebbe a coprire i costi.[Continua]