Dopo oltre tre anni dal precedente episodio, il New York Times torna a baciare Roma con il suo 36 Hours in Rome, seguitissima rubrica del quotidiano statunitense a caccia di itinerari turistici e gastronomici alternativi da completare in un fine settimana.
Si comincia forte il venerdì alle 16, con vino o birra accompagnati da pregevoli stuzzichini Ai Tre Scalini, wine bar del Rione Monti, omonimo del ristorante nei pressi di Piazza Navona. Così, senza nemmeno riaversi, anzi nella condizione migliore, il giornalista David Laskin consiglia di fare tappa alla Basilica dei Santi Quattro Coronati, ore 18, per assistere al vespro delle monache. Rinfrancato lo spirito, alle 20 e 30 si corre a cenare alla Ciambella, regno della chef Francesca Ciucci vicino al Pantheon; non contenti dell’avvinazzo incominciato ormai ore prima, alle 23 si va al Bar del Fico, bistrot con D. J., a poca distanza.
Nel caso si fosse sopravvissuti agli stravizi della sera precedente, levataccia l’indomani per affrontare di petto, a partire dalle 9 (ma quando mai !), il Museo Nazionale Romano, nelle due sedi vicine di Palazzo Massimo e Terme di Diocleziano. Manco a dirlo, il più importante, ricco, quindi infinito museo al mondo sull’arte dell’antica Roma: un martirio. Non basta. Dopo aver guadagnato metro per metro l’uscita del museo, senza perdere fiducia nei propri mezzi, bisogna trovarsi alle 11 e 30 sulla Nomentana per immergersi nel tripudio di arte ed architettura paleocristiana e bizantina del Complesso di Santa Agnese, basilica, catacombe e Mausoleo di Santa Costanza compresi. Nei pressi, finalmente alle 12.30 si mangia da Gustando e Degustando, ristorantino con pochi tavoli di cibi locali freschi, non scordando naturalmente di ricominciare a bere. Dalle 15 ci si fionda direttamente nella Roma rinascimentale, dintorni di Campo dei Fiori, via del Pellegrino e via dei Banchi Vecchi, dove si va per negozi caratteristici e librerie sfiziose (Solodue scarpe e accessori, Retropose borse coloratissime, Sciam cristalleria di Murano, Libreria del Viaggiatore, Libreria il Minotauro per bambini. Salto al caffè pasticceria Monteforte e in ultimo alla pelletteria Banchivecchi). Alle 18, ora mistica, si visita il Museo del Presepio nel seminterrato di SS. Quirico e Giulitta, Monti. A stretto giro si replica la serata precedente, cominciando dal ristorante di pesce Ottavio sull’Esquilino; si passa quindi al pub Sazerac, per poi a notte fonda finire a ballare al Circolo degli Illuminati nel quartiere Ostiense o al Live Alcazar di Trastevere.
La domenica un po’ di tregua. Appello alle 10 e 30 per un po’ d’aria al Gianicolo con visita al Fontanone, pranzo più leggero all’Antico Arco, appena fuori Porta San Pancrazio, e infine, nel primo pomeriggio, giù dal Gianicolo per un gelato da Fatamorgana (Trastevere). Non c’è che dire.[Continua]