La Lista Rossa è un iniziativa nazionale di Italia Nostra Onlus che consente a chiunque, associati e comuni cittadini, di segnalare, attraverso un’applicazione, beni culturali, monumenti e siti archeologici noti e meno noti che si trovino in uno stato di forte degrado, per abbandono, incuria, vandalismo e mancata manutenzione. La prima edizione redatta nel 2011-2012, a Roma denunciava le gravi condizioni in cui versavano giganti dei Beni Culturali come Mura Aureliane, Domus Aurea e Palatino. Bisogna riconoscere che oggi qualcosa è cambiato con le ampie campagne di restauro e valorizzazione intraprese e non ancora concluse: si veda proprio il caso Domus Aurea. Tra essi anche siti meno conosciuti come la chiesa di San Francesco A Ripa, sofferente la vicinanza del Tevere.
Per la nuova edizione, la sensibilità attenta di cultori e cittadini ha intercettato le condizioni difficili cui si trova Palazzo Silvestri Rivaldi, edificio cinque-seicentesco nei pressi di via dei Fori Imperiali, dalla storia tormentatissima e chiuso da anni; il quattrocentesco Palazzo dei Massimi opera di Baldassarre Peruzzi, lungo Corso Vittorio Emanuele, i cui affreschi monocromi cinquecenteschi, sulla facciata che dà su Piazza dé Massimi, sono quasi cancellati; Le ottocentesche scuderie di Villa Ada Savoia lungo la Salaria, ormai quasi allo stato di rudere; l’Accademia della Scherma al Foro Italico, edificio razionalista del ’37 che richiederebbe restauri urgenti delle facciate; più in periferia il Casale della Cervelletta nella riserva naturale della Valle dell’Aniene, torre del XII secolo e casale del XV secolo, oggi chiusi e assediati dall’urbanizzazione.
Tra queste segnalazioni, che ad occhio potrebbero anche sembrare poche, spicca la Chiesa di Santo Stefano Rotondo (V secolo) a pianta centrale di sintesi tra circolare e croce greca, normalmente più abituata ad occupare paragrafi nei libri di storia dell’arte e dell’architettura come paradigma della rinascenza classica paleocristiana. Spesso chiusa per restauri, custodisce tra l’altro un mitreo (II-III secolo) mai aperto al pubblico.[Continua]