In corso fino a domenica 15 luglio al Parco degli Acquedotti, proprio di fianco alla chiesa di San Policarpo, la quinta edizione del Cinecittà Film Festival, il festival alternativo del cinema alternativo nel quadrante della città dove, a dirla tutta, l’alternativa non esiste, com’è di fatto culturalmente abbandonato da anni, pure da qualsiasi manifestazione dell’Estate Romana. Temi sociali, parità di genere, sfruttamento, lavoro, esclusione, immigrazione, periferie attraverso un concorso per film, documentari, film d’animazione – opere che generalmente non godono di distribuzione sui canali mainstream – ma anche attraverso il cinema di qualità prodotto all’interno degli Studi Cinematografici di Cinecittà. Il tutto autofinanziato ed autogestito da una realtà aggregativa, Cinecittà Bene Comune, nata sull’onda della reazione spontanea di lavoratori e cittadini al tentativo di speculazione sugli Studios operato dai privati qualche anno fa.
Ingresso totalmente gratuito ad un’arena piccola per corti, cartoni animati e documentari, e ad un’arena grande per i lungometraggi e per i film in concorso. Questi ultimi per l’edizione 2018 sono quattro, Le Ultime Cose di Irene Dionisio, storie si intrecciano al Banco dei Pegni di Torino, Un homme est mort di Olivier Cossu, film d’animazione sul cinema che si occupa di lavoro e diritti, Transfert (Massimiliano Russo), thriller costruito attorno alla figura di un giovane psicoterapeuta e dei suoi pazienti, e Il Principe Di Ostia Bronx di Raffaele Passerini, saggio sui fallimenti. domenica infine l’assegnazione del Premio Ben Hur, negli anni passati andato a figure sacre del cinema italiano come Citto Maselli, Ettore Scola, Dario Argento e il regista e sceneggiatore Giorgio Arlorio.[Continua]