Fissate per sabato 24 e domenica 25 marzo le Giornate Fai di Primavera 2018 e a Roma aprono cinque tra palazzi e ville storiche generalmente non accessibili perché nella disponibilità di enti e istituzione pubbliche, italiane e straniere. Molte le opportunità sulla Nomentana, asse preferito tra settecento e novecento dalla nobiltà per le proprie residenze di campagna vicino Roma. A poca distanza tra loro saranno visitabili Il Teatro di Villa Torlonia (inizio lavori 1840, fine 1874), esempio di teatro patronale dallo stile eclettico inserito in una residenza storica già ampiamente a disposizione del pubblico; Villa Massimo oggi sede dell’Accademia Tedesca di Roma, e Villa Blanc, tipico esempio di architettura di fine ottocento votato al futuro per l’utilizzo di materiali innovativi all’epoca come ferro, vetro e ceramica. Ad essi si aggiunge tra Tevere e Flaminia il Palazzo della Marina, edificio costruito nei primi decenni del novecento ampiamente nel solco iper-classicista dell’Altare della Patria.
Il vero pezzo forte della giornata Fai a Roma però è il cinque-seicentesco Palazzo Giustiniani, in parte per le fasi costruttive attraversate, comuni a molti dei palazzi nobiliari della Roma rinascimentale e barocca, un po’ perché teatro di memorabili eventi della storia istituzionale della Repubblica, come la firma della Costituzione Italiana il 27 dicembre 1947 alla presenza del Capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola, del Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, del Presidente dell’Assemblea Costituente Umberto Terracini e del Ministro della Giustizia Giuseppe Grassi. Segnato dall’intervento di architetti come Giovanni Fontana, Domenico Fontana e Borromini e risultato di una progressiva azione di inglobamento delle proprietà preesistenti, il Palazzo è stato un tempo scrigno di antichità e opere d’arte attribuite ad artisti del calibro di Giorgione, Tiziano, Caravaggio, Raffaello, e oggi – a pochi passi da Palazzo Madama – è la sede di rappresentanza della Presidenza del Senato della Repubblica.[Continua]