Gli etruschi di Caere-Cerveteri nel IX secolo costruiscono le loro loro prime capanne di legno sul banco di Tufo modellato dal Fosso della Mola e dal Fosso del Manganello, due esigui torrenti. A partire dall’VII secolo a.C., solo dopo una lunga consuetudine con i Greci colonizzatori dell’Italia meridionale e i Punici dominatori del Mediterraneo, capiscono che la loro democrazia primitiva e tribale non gli avrebbe consentito di guardare l’orizzonte sul mare. Gruppi e famiglie più scaltre ed intraprendenti vedono allora la ricchezza, il futuro, il potere, negli scambi commerciali, nelle miniere di ferro e nella proprietà della terra: così fanno di sé stesse l’aristocrazia di cui della città ha bisogno. Pyrgi, il loro porto, incomincia dunque a brulicare di merci, vettovaglie, metalli e raffinati manufatti, in transito da e verso gli empori greci e cartaginesi del Mediterraneo. Caere allora non basta più e sui pianori più prossimi fioriscono città parallele che ogni cittadino va ad abitare solo quando la curva del tempo, ripiegando, si chiude su sé stessa e il corpo muore in un istante. Gli ottimati, consapevoli che il potere trae origine dall’imponenza del loro trapasso, costruiscono gli edifici di quelle città simili e migliori delle loro case da vivi e li impreziosiscono; per sottrazione di tufo imitano gli ambienti delle loro abitazioni, quando queste invece si costruivano per aggiunta di legno e mattoni.
La necropoli della Banditaccia, le tombe a tumolo dei Capitelli, dell’Alcova, dei Rilievi, spogliate di tutti i tesori poi dispersi nei musei di mezzo mondo – anzi forse proprio perchè depredate – comunicano una civiltà straniante e composita, con la stessa surreale coerenza, con la stessa fantascientifica mescolanza di elementi familiari e sconosciuti propria di un mondo alieno, futuro, lontano dal sistema solare.
Al Palazzo delle Esposizioni Gli Etruschi e il Mediterraneo. La citta di Cerveteri; i reperti di Cerveteri ritornano, tra gli altri, dal Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, dal Museo Gregoriano Etrusco in Vaticano, dal British Museum di Londra, dal Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen, dal’Antikensammlung di Berlino, e dal Louvre.
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