Autoimpiegarsi di questi tempi è una delle poche, se non l’unica possibilità di avere un reddito, e Chancexpo, partendo dai 10.000 registrati dell’anno scorso, si ripropone dal 10 al 12 maggio 2013 come evento per l’incontro tra imprese, formatori, franchisor e aspiranti lavoratori, facendo dell’autoimpiego il tema principale, e del franchising il suo braccio operativo. Il franchising appunto, il sistema con cui chi ha inventato del marchio, idea, concept, know how, prodotto o servizio, consente ad altri di sfruttarlo economicamente dietro il pagamento di esosi fee di ingresso e royalty. Diamo per scontato che risulta un modo legittimo di commercializzare senza assumere venditori e scaricandosi di molti rischi, e come tale nella maggior parte dei casi comunque funziona; ma diciamo anche che a volte, nelle mani di gente poco onesta, può nascondere insidie da cui è difficile difendersi dopo aver firmato il contratto. Nella proliferazione generale degli ultimi anni non è stato infrequente imbattersi in franchisor improvisati o truffaldini che, nella sostanziale confusione tra tipologie di contratto non mantenevano nessuno degli impegni e con i quali, anche in punta di normative e avvocati, era difficile rivalersi delle somme versate. In ogni caso idee tra gli espositori ne possono venire, e da un idea può venir molto.
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