La seconda puntata (Intelligenza artigianale) di Cinecittadini, il podcast su Cinecittà condotto da Frankie hi-nrg mc e dal giornalista Damir Ivic, tenta di sciogliere tra le mura degli Studi l’annoso dilemma dell’industria cinematografica tra competenze e creatività, disponibilità finanziaria e sogni. L’Ad Nicola Maccanico, sollecitato sul perdurare del senso di Cinecittà come perimetro chiuso, piccolo, ristretto del fare cinema, esalta la funzione generativa di una bolla ambientale in cui tecnici e creativi, anche di produzioni diverse, possano interagire. Mauro Monachini, produttore, tocca il tasto dolente dei soldi, teorizzando una formula di proporzionalità inversa tra idee deboli e dimensione dell’investimento per renderle vendibili.
Per gli artigiani del cinema parla il falegname Paolo Perugini. Il sound designer Paolo Bendinelli dice che la sonorità di un film è un’altra faccia della sceneggiatura. Lo sceneggiatore Nicola Lusuardi sottolinea più che gli aspetti creativi della scrittura il ruolo assunto dallo sceneggiatore nel mediare tra le visioni differenti che del soggetto hanno regista, produttore e committente-distributore dell’opera. Parla poi del ruolo non sostitutivo ma coadiuvante che l’intelligenza artificiale può assumere nel suo lavoro di sviluppatore di storie, idea totalmente condivisa per il suo settore dalla scenografa di lungo corso Cinzia Lo Fazio.
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