Per gli appassionati dell’Antico Egitto. Da ottobre 2014 per due anni il Museo Egizio di Roma – grande assente in città su uno dei periodi più importanti della storia dell’umanità – è in qualche modo rinato presso l’Accademia d’Egitto con una mostra fatta di repliche autorizzate ed autenticate dal Ministero delle Antichità Egiziano di alcuni dei reperti ritrovati nel 1922 dall’archeologo inglese Howard Carter nella tomba del celebre faraone Tutankhamon; forse, per stato di conservazione e per impatto mediatico piuttosto che per la relativa importanza del sovrano, la scoperta archeologica più sensazionale mai fatta. Museo rinato quindi, quando forse non avrebbe dovuto vedere la luce nemmeno la prima volta nel 2010, allora con reperti veri certo ma probabilmente insostenibile dal punto di vista economico, tanto da essere chiuso dal governo egiziano nel 2013.
Copie del trono dorato, del sarcofago e della maschera d’oro del sovrano, del carro da parata, del ventaglio, degli archi e dei bastoni cerimoniali, dei gioielli, dei sandali decorati con raffigurazioni di nemici immobilizzati e di tanto altro ancora; copie che, per quanto fedeli (ma non del tutto) agli originali, esprimono a stento il fascino residuo, l’inibita meraviglia di solito suscitata delle riproduzioni e comunque risultano utili alla comprensione dell’antica civiltà per chi non ha ancora avuto la possibilità di andare a vedere gli originali presso il Museo Egizio del Cairo tra i circa 5500 reperti trovati nella tomba. Informazioni su http://www.accademiaegitto.org/attivita/mostra-su-tutankhamon/
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