Ci prova ancora il Parco del Torrione Prenestino, dopo riqualificazioni e restauri, a non essere inghiottito definitivamente dal degrado e dall’abbandono, così come resterà per sempre chiuso tra gli edifici di una delle zone più inurbate di Roma. Un tentativo in cui si inserisce bene Convergenze Urbane, la decennale rassegna estiva di teatro e cinema che sarà presente nello spazio di sicuro fino al 29 luglio 2014. Beat 72, l’associazione che la gestisce, viene da una lunga storia di sfide culturali che l’ha vista dal 1964, nel suo teatro a piazza Gioacchino Belli, dare palcoscenico all’avanguardia teatrale più temeraria, ad un esordiente Carmelo Bene, alla “Scuola romana” con Pippo Di Marca, Giorgio Marini, Bruno Mazzali, Memè Perlini, Giuliano Vasilicò; alla Postavanguardia di Roberto Benigni, a quella de “La Gaia Scienza” con Giorgio Barberio Corsetti, Marco Solari e Alessandra Vanzi, e dei “Magazzini” di Sandro Lombardi e Federico Tiezzi, Mario Martone, Simone Carella. Che nel 1979 ha tirato su, mai visto prima, il mitico, coraggiosissimo Primo Festival Internazionale di Poesia, nel quale 70 poeti lessero senza rete sul palco i loro componimenti, sfidando anche i fischi della raccogliticcia platea (comunque con punte di presenza fino a 30000 spettatori, irripetibile!!!), tra essi tutta la Beat Generation compresi A. Ginsberg, G. Corso, L. Ferlinghetti, W. Burroughs.
Certo l’Estate Romana non avrà la stessa sconvolgente carica avanguardistica, ma fare teatro e cinema, con una piscina e musica Silent System (direttamente nelle cuffie) a disposizione e non facendo pagare quasi nulla, ha ancora un fascino semplice fatto di passione e impegno. Tutto il programma su http://www.estateromana.comune.roma.it/manifestazioni/sere_d_estate/convergenze_urbane_il_pigneto_in_cuffia/appuntamenti
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